American Writers Museum, il museo degli scrittori americani

Inaugurato il 16 maggio 2017, l’American Writers Museum è stato pensato per stimolare i visitatori alla scoperta dei più importanti scrittori americani e per celebrare la loro influenza sulla storia, sulla cultura e sull’identità nazionale. Più che un museo sulla letteratura americana è, quindi, un museo su tutte quelle brillanti personalità che hanno rafforzato e reso grande una cultura attraverso la loro scrittura. Lo ha affermato lo stesso Malcolm O’Hagan, fondatore del museo: “The word ‘literature’ has a highbrow feel, and we wanted a broader audience. We debated it back and forth, but ultimately decided the focus on writers was the right one. People are always fascinated by creative people.”

Non solo Louise May Alcott, Mark Twain, Harper Lee, Walt Whitman ed Emily Dickinson: in North Michigan Avenue e negli oltre tremila metri quadri che ospitano l’American Writers Museum, i visitatori potranno imbattersi anche in cantautori e rapper come Prince e Tupac, sceneggiatori, giornalisti e comici. Ancora una volta, lo scopo è quello di mostrare come i più grandi risultati letterari – ma non solo – siano stati raggiunti da persone comuni, uomini e donne esattamente come noi.

Surprise Bookshelf (AP Photo/Charles Rex Arbogast)

A rafforzare questa connessione e questo senso di intimità contribuiscono schermi interattivi e installazioni digitali permanenti. A Nation of Writers si snoda lungo un intero corridoio e racconta la storia della letteratura americana, concentrandosi su centro scrittori significativi e dando la possibilità di scoprire, attraverso un touch-screen, quali autori famosi provengono dal proprio stato. Proseguendo nella visita si incontra l’installazione Surprise Bookshelf, uno scaffale ideale dove si possono leggere in formato in digitale estratti di libri, arricchiti da foto, audio e informazioni sull’autore, sulla sua scrittura e sui personaggi. La stanza The Mind of a Writer è incentrata sulla creatività e sul processo di scrittura e  i visitatori hanno la possibilità di approfondire lo stile degli autori, giocando con le parole e con la composizione di frasi.

L’American Writers Museum ospita anche mostre temporanee, collocate nella stanza Writer’s Room e dedicate di volta in volta a scrittori diversi. Fino al 27 ottobre il museo ospiterà un rotolo lungo trentasei metri su cui Jack Kerouac scrisse On the Road e fino al 6 ottobre sarà possibile passeggiare tra le piante hawaiane dell’installazione Palm, dedicata al poeta W.S. Merwin, alla sua passione per il giardinaggio e all’amore per la poesia.

“On the Road.” Credit Whitten Sabbatini for The New York Times

Grande caratteristica del museo è il senso di appartenenza che si respira in ogni stanza e in ogni installazione, prima tra tutte Word Waterfall, una vera e propria cascata di parole, tratte da famosi romanzi, che si illuminano a formare, in trasparenza, l’immagine della Statua della Libertà, delle Torri Gemelle e della bandiera americana.

Credit Whitten Sabbatini for The New York Times

 

Fonti: Il Post, The New York Times

Credits: Immagine 1Immagine 2Immagine 3, Immagine 4

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.