Tra leggenda e meraviglia: la Spada nella roccia a San Galgano

La spada nella roccia di San Galgano

Re Artù in Toscana a San Galgano e non più in Bretagna. Possibile?
Secondo alcune teorie, la splendida abbazia del paese ospita la celebre Spada nella roccia.
A circa 40 Km da Siena, si trova un’abbazia cistercense meravigliosa, con una piccola cappella di forma circolare al cui interno è custodito uno dei tesori che più ha fatto e fa discutere: la spada nella roccia di San Galgano. La spada, cruciforme e risalente al 1170, è conficcata all’interno di una roccia che è situata proprio al centro della cappella.
Lo spettacolo che ci troviamo davanti è un richiamo alle nostre credenze, a quel mito che tante volte abbiamo sentito nominare, che abbiamo letto, studiato, complice anche il film della Disney. E forse, proprio come bambini, ci troviamo a sognare storie infinite su questa spada.
Ma chi era il cavaliere suo proprietario? Lo abbiamo individuato in Galgano, un condottiero nato nel 1147.
La leggenda narra che una notte il cavaliere sognò l’Arcangelo Michele, e che, nel sogno, questi lo guidò per un sentiero che conduceva alla collina di Montesiepi; qui Galgano fu accolto dai dodici Apostoli. Per il cavaliere fu un segno della volontà divina: quel luogo divenne la sede del suo eremitaggio. Abbandonò le vesti di militare e infisse la sua spada in una roccia, per costruire una croce, simbolo della sua nuova vita, e quella spada, dopo 800 anni si trova ancora in quel luogo.

Fonte

Oltre alla leggenda di questa fede, che testimonia un grande sacrifico per un bene più grande, vi è un’ulteriore lettura di quanto accadde: la possibilità che quella spada sia la spada della roccia, legata al mito bretone di re Artù e i cavalieri della tavola rotonda (rotonda come è anche la piccola cappella). Il fatto più stupefacente è che il mito potrebbe essere nato in Toscana, per poi essere diffuso in Francia e reso il capolavoro che noi conosciamo.
“Alcuni fattori rendono plausibile quest’ ipotesi: sia l’Abbazia cistercense che la Cappella dedicata a Galgano sono coeve alla scoperta della presunta tomba di Artù a Glastonbury, una scoperta che ebbe molta risonanza in tutta Europa.”

A sostegno di quanto viene detto, portiamo il fatto che i cistercensi si fecero portatori di una propaganda della legge arturiana.
Oggi gli storici si dividono in due gruppi, avanzando due possibili ipotesi: da una parte si ipotizza che il gesto di Galgano sia una mera emulazione del ciclo bretone, e della grande risonanza che questo ha ancora oggi; dall’altra, che i monaci possano aver diffuso in Bretagna un’immagine e una storia che trova la sua culla in Toscana.
È un mistero quello che circonda la leggenda della Spada della Roccia in Toscana, e forse è meglio che rimanga tale, una cosa irrisolta: ci fornisce la possibilità di immaginare e di sognare ad occhi aperti per un po’ ancora, di creare nuove e avvincenti storie, di ritagliarci un mondo immaginario ideato per sfuggire alla quotidianità.
Nonostante ciò, la bellezza dell’abbazia, lo scenario, le possibili leggende rendono San Galgano una delle mete da visitare per rendersi conto di quali meraviglie abbiamo nel nostro “Bel Paese”. Leggenda o no, la meraviglia trova casa a San Galgano.

Credits immagini: Copertina

 

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