To the Bone: storia di una lotta contro se stessi

Ancora una volta Netflix decide di affrontare un tema estremamente delicato e complesso: l’anoressia. Scritto e diretto da Marti Noxon, To the Bone si concentra sulla vita della giovane Ellen (Lily Collins) che lotta da anni contro questa grave malattia entrando ed uscendo continuamente dagli ospedali senza ottenere i risultati sperati. Affrontare un tale argomento è sempre una sfida, il rischio di cadere nella banalità o nel patetismo è alto ma la scenografia e le grandi interpretazioni attoriali hanno allontanato questa possibilità producendo un lungometraggio di forte impatto emotivo che induce alla profonda riflessione.

Troppo spesso si associano gli standard estetici illusori che i media diffondono sul corpo femminile ai disturbi alimentari. La realtà è che questo tipo di malattia è sì legato a questi canoni irrealistici ma, anche, a motivi differenti che vanno al di là dell’aspetto esteriore (problemi familiari, violenza sessuale, insicurezza ecc.). Tutto questo emerge chiaramente fin dalle prime scene: la fragilità della mente è la vera colpevole, quella debolezza che porta alla lenta autodistruzione.

Immagini forti, che fanno pensare, unite ad un’attenzione particolare alla sensibilità delle parole utilizzate. La Noxon ci trasporta nel mondo di Ellen per farci capire fino in fondo le motivazioni dei suoi atteggiamenti, il perché delle sue scelte. Non è facile comprendere come una giovane ragazza possa decidere di lasciarsi morire rinunciando a tutto ciò che il futuro può offrirle. Come tutti i disturbi comportamentali ci sono infinite ragioni che spingono la mente umana ad agire in un modo o nell’altro e spesso è possibile comprendere un determinato atteggiamento quando siamo noi i primi a viverlo.

Dall’eccessiva attenzione ai dettagli del proprio corpo ad una capacità sorprendente di conoscere le calorie contenute in ogni cibo, dall’ossessione per l’esercizio fisico ad un bisogno irrefrenabile di avere sempre tutto sotto controllo: l’attenzione a questi dettagli ci permette di entrare nel mondo della protagonista e capire ancor più quanto sia difficile rinunciare a questo controllo malato della propria vita.

Solo una volta toccato il fondo Ellen capirà l’importanza dell’esistenza, solo dopo aver riscoperto se stessa ed il proprio corpo deciderà di cambiare e lottare per soffocare questa malattia. Il finale ci invita ad accettarci per ciò che siamo e ad affrontare i nostri mostri cercando di oltrepassare le difficoltà che spesso ci sembrano più grandi di quanto non siano realmente. La forza per superare questi momenti viene soprattutto da noi stessi oltre che dal costante sostegno delle persone che ci stanno accanto ogni giorno.

Photos and credits: movie player.it, empire online.it

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