Playlist #8 Baile Funk – Alla scoperta del funk carioca

[blockquote]“That’s funky!”[/blockquote]

Non capivo. Quello che stavo ascoltando mi sembrava tutto fuorché musica funky. Poi ho scoperto che qui, a San Paolo, la città più popolosa del Brasile, il termine funk si riferisce ad un tipo di musica completamente diverso da quello a cui potremmo pensare.

Cos’è il funk carioca?

Il funk carioca è nato negli anni ´70 nelle favelas di Rio de Janeiro. A metà anni ‘90, il ritmo delle favelas ha travolto anche i carioca più benestanti, ed oggi è ormai un fenomeno su scala nazionale.

Il favela funk ha inoltre influenzato artisti di livello internazionale, primo fra tutti Diplo. Le sue prime produzioni per la rapper britannica M.I.A. devono molto a questo genere, e lo stesso si può dire dei suoi successivi lavori con i Major Lazer. Il produttore statunitense, d’altronde, non ha mai nascosto il suo amore per il funk carioca, e nel 2008 ha diretto e prodotto un un documentario proprio su questo movimento musicale.

Musicalmente, il genere è una fusione fra il Miami Bass e la musica tipica brasiliana, nonostante ad oggi il primo prevalga decisamente. Una delle caratteristiche che colpisce chi lo ascolta per la prima volta è quanto sia ripetitivo: le basi sono sempre molto simili fra loro, e lo stesso vale per i sample utilizzati.

Quanto a contenuti, il funk carioca è spesso criticato per i suoi testi violenti, espliciti e in alcuni casi esplicitamente misogini.

La playlist

I motivi per cui ho deciso di dedicare la playlist di oggi a questo genere musicale sono essenzialmente tre.

Primo, mi è sembrato un fenomeno socialmente, ancor prima che musicalmente, interessante. L’enorme disparità sociale e la violenza che lo caratterizzano rendono il Brasile un paese estremamente diviso. Ma ci sono tre cose che uniscono tutti i brasiliani, indipendentemente dal loro ceto sociale: il cibo (la feijoada), il calcio e la musica. In un locale di Rio ho avuto occasione di assistere ad un’esibizione di uno dei tanti MC del posto, e una delle cose più divertenti è stato osservare i buttafuori ballare ancora piú scatenati dei rampolli della Rio bene fra il pubblico.

Secondo, il funk carioca mainstream è quanto di piú trash io possa desiderare. Alcuni video sono sessisti al limite del ridicolo (perdonatemi, ma il mio video preferito di sempre è P.I.M.P. di 50 Cent). Tutti sono piuttosto nonsense. Gli outfit sono discutibili, e la zarria imperversa.

Terzo, non è un genere particolarmente celebre in Europa, quindi mi sembrava interessante parlarne. E portare un po’ di trash dal Nuovo Mondo, ça va sans dire.

Fonti: Origins of Funk Carioca

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