La pubblicità occulta alle strette: in arrivo nuove regole per i social

Che ci sia un legame tra i personaggi più famosi e i prodotti da sponsorizzare sembrerebbe cosa ovvia.

Le pose studiate di foto che di naturale hanno ben poco avrebbero già dovuto far dubitare che gli oggetti presenti a lato dei vip fossero finiti lì per caso. Ovviamente queste possono essere considerate mere illazioni: quando ci viene scattata una foto, qualunque sia la situazione, è assolutamente possibile che casualmente il marchio del prodotto che casualmente stiamo indossando, usando, guardando, comprando (insomma, un prodotto ci sarà sempre e comunque) sia leggibile e non fraintendibile da ogni angolazione. Ovvio. Cosi com’è evidente la totale casualità della situazione. Sempre più ovvio.

Prendiamo uno dei personaggi più social del momento, Fedez.

Fedez è stato da poco scelto come testimonial per una marca di sigarette elettroniche. I manifesti pubblicitari sono stati ben visibili nelle città italiane per lungo tempo. Ebbene, nelle foto caricate su Instagram dal noto cantante, il giovane ha inserito scatti rubati nell’atto di “svapare”, guarda un po’, proprio quella stessa sigaretta elettronica per cui viene pagato. Strana coincidenza.

key4biz

Questo è solo uno dei molti esempi che si possono citare, dalle foto di Belen Rodriguez al mare con la marca degli occhiali da sole ben in vista, alle foto di Anna Tatangelo che mangia cereali da una confezione perfettamente visibile, fino alla foto di Selena Gomez mentre sorseggia una famosa bevanda. Non ci sarebbe nulla di male nel proseguire la pubblicità dei prodotti di cui si è testimonial anche sui propri canali social. Il problema sorge quando questa campagna pubblicitaria avviene all’insaputa dei fan.

Ogni oggetto che casualmente le star inseriscono ben visibili all’interno delle proprie foto otterrà un’estrema visibilità e molti dei fan saranno affascinati dall’idea di poter possedere o consumare quegli stessi prodotti che i loro beniamini evidentemente utilizzano. Le aziende lo sanno bene e approfittano del fatto che questo sia un ambito non ancora regolamentato.

Ma il pubblico ha il diritto di sapere quando vi sia un rapporto economico tra un marchio e un influencer. Il fine commerciale deve sempre essere chiaro, così facendo starà al fan scegliere se interessarsi o meno al prodotto mostrato. Altrimenti, si sfocia in quella che situazione comunemente nota come pubblicità occulta.

In Italia non esistono ancora leggi in merito, nonostante se ne stia discutendo da tempo. Per questo motivo l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria (Iap) sta cercando un modo per arginare il fenomeno, o quantomeno di regolamentarlo, così da limitare la disinvoltura con cui le star pubblicizzano i vari prodotti. Al momento però il codice di autodisciplina proposto dall’agenzia non è vincolante ma vale solo per chi lo sottoscrive. Inoltre non è ancora chiaro in che modo il legame con il brand o il prodotto debba essere esplicitato. Basta aggiungerne il nome o marchio? Basta usare un hashtag specifico?

La Federal Trade Commission, negli Stati Uniti ha dichiarato che

la relazione esiste sia che si venga pagati per un particolare contenuto social o meno” ma, se si sta operando una pubblicità questa deve essere resa nota “anche se si tratta di uno sconto da un dollaro perché questo ha un incentivo nella pubblicazione dell’immagine”.

L’Inghilterra si sta per il momento dimostrando il paese più attento alla questione e dove il lavoro dell’Asa (il garante inglese della pubblicità) sta ottenendo i risultati migliori. Qui le aziende hanno presto imparato come la pubblicità negativa che scaturisce dalla violazione degli accordi in merito alla pubblicità occulta, danneggi molto più del guadagno che si ricava dall’usarla.

Tra gli altri meriti, l’Asa ha ottenuto che i contenuti sponsorizzati fossero indicati con un hashtag specifico, #ad o #advertising ed è stata proprio questa sigla ad richiamare l’attenzione sull’italiana Chiara Ferragni, che l’ha apposta in alcune sue recenti foto, ponendo nuovamente i riflettori su un fenomeno sempre più esteso a livello globale.

#ad aggiunto da Chiara Ferragni

Il fatto che le foto siano in realtà pose studiate è cosa nota e in verità comprensibile: in un mondo dove l’immagine è parte del successo e dove vendere sé stessi è indispensabile per incrementare la propria fama, è inevitabile che l’attività e la cura dei canali di diffusione sia altissima. Il problema come detto sorge nel momento in cui si cerca di ingannare il proprio pubblico, vendendo, oltre che sé stessi, anche uno stile di vita artificioso, al solo fine di riavere un guadagno economico all’insaputa dei propri fan. Specificare che si stanno pubblicizzando dei prodotti dovrebbe essere doveroso e rispettoso nei confronti di chi segue, affinché siano consapevoli che quella foto è un prodotto pubblicitario. Che si sta venendo pagati per farlo.

 

Fonti e img: businessinsider 1businessinsider 2, key4biz

Crediti immagini: Immagine 1, Immagine 2, Immagine 3, Immagine 4

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.