CONTRO IL MARKETING SFRENATO I GATTINI INVADONO LA METRO LONDINESE

Un gruppo di persone creative, riunite in un collettivo chiamato Glimpse, hanno dato vita alla campagna Citizen’s Advertising Takeover Service, “C.A.T.S”. Grazie al crowdfunding, ovvero una raccolta fondi tramite internet, sono riusciti a comprare temporaneamente tutti gli spazi pubblicitari della stazione Clapham Common della metropolitana londinese e a riempirli con immagini di bellissimi e dolcissimi gattini.

“Non sarebbe un risultato grandioso se non ci dovessimo preoccupare di vacanze che non possiamo permetterci, automobili di cui non abbiamo bisogno oppure di corpi che non sono i nostri?” spiega James Turner, tra i fondatori del collettivo.

La pubblicità infatti ha un grande impatto sui suoi fruitori, il suo fine è quello di instillare negli individui delle aspirazioni o dei bisogni assolutamente superflui e molto difficili da concretizzare, rischiando così di creare ansia e stress.

Non è un caso che Instagram, il social network che più si basa sulla trasmissione di immagini, sia quello riconosciuto come  piattaforma che maggiormente genera frustrazione e depressione tra i giovani, come riporta, tra gli altri, lo studio “StatusofMind” sul rapporto tra social e giovani dell’istituto britannico Royal Society for Public Health .

Pertanto l’obbiettivo di questa operazione è di concedere una pausa dall’incessante bombardamento pubblicitario cui siamo quotidianamente sottoposti. Gli autori dell’iniziativa specificano che non si tratta di una condanna alla pubblicità in toto ma di un’opera di sensibilizzazione per i brand e le aziende affinché si rendano conto del grande potere persuasivo che gli spot esercitano e, quindi, si adoperino per trasmettere valori e sensazioni positive.

Fonte

I gattini sono stati i protagonisti di questa piccola rivoluzione perché è statisticamente provato che il mondo di internet li adora.  L’intensa attrazione che esercitano può essere ricondotta alle loro caratteristiche, come occhi grandi e naso schiacciato, che li rendono simili a dei bambini e perciò in grado di suscitare in noi immediata tenerezza, o forse è la loro distanza e riservatezza a renderli affascinanti ai nostri occhi.

Ma i modelli di questi poster hanno anche qualcosa in più: sono tutti animali che aspettano di essere adottati e la speranza è che questa visibilità li aiuti ad essere accolti.

Un’iniziativa semplice e fantasiosa che però dimostra come basti poco per fare qualcosa di bello per sé e per gli altri.

 

FONTI:
www.adnkronos.com
www.wired.it
www.petsblog.it
www.ilpost.it

Images: copertina

 

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