Hell or High Water, ovvero il bello, il brutto e le banche

Uscito nell’estate del 2016 su Netflix, Hell or High Water è stato tra le sorprese degli Oscar di quest’anno, che hanno conferito ben quattro nomination, ma nessun premio, a questo semplice ma stupendo crime dalle tinte del western tipicamente texano.

A partire dal titolo, il film narra di una sfida: “come hell or high water” è un detto che potrebbe essere tradotto come “nonostante tutto”, ovvero che qualsiasi cosa succeda, nonostante tutto appunto, si cercherà di portare a termine ciò che ci si era prefissati; ed è esattamente questo che vogliono fare i due fratelli protagonisti. Toby e Tanner infatti sono disposti a tutto pur di portare la loro famiglia fuori dalla miseria che li ha martoriati da generazioni, e che sembra sopratutto essersi accanita con la madre inferma nel tentativo di estorcerle il terreno di sua proprietà. Proprio quest’ultimo colpo inferto alla madre convincerà i protagonista a tentare in tutti i modi di portare a termine la loro sequenze di rapine alla Texas Midlands Bank:  è l’inizio di una vendetta e sfida in stile texano al sistema bancario che minacciava la madre.

La storia dunque è in realtà semplicissima e lineare: una tipica storia di rapinatori che ricordano dei rapinatori di carovane dei western- del resto siamo proprio nella patria del western, il Texas- che vengono dunque inseguiti da dei texas ranger, cui compito è portarli in prigione. in questo caso specifico però, uno in particolare è più determinato dell’altro: per Marcus Hamilton (interpretato da Jeff Bridges, nominato per miglior attore non protagonista agli Oscar) questo sarà il suo ultimo caso prima di una pensione che lo spaventa per la monotonia. Eppure questa, che in apparenza sembra una semplice storia, si rivela fin da subito ben più profonda, quasi il simbolo di un America che grida e che spesso non viene ascoltata.

Quella dei due fratelli infatti non è semplicemente la parabola di due uomini che cercano fortuna facilmente. Sebbene infatti il fratello maggiore Tanner (Ben Foster) sia sostanzialmente un criminale, e sia d’accordo nel rapinare le banche per la scossa di adrenalina; Toby (Chris Pine) il più giovane nonché mente dell’operazione sta davvero cercando un modo per sopravvivere in un modo in cui l’individuo non sembra contare nulla contro le banche.

Tanto tempo fa questa terra era degli indiani. Finché qualcuno è arrivato, li ha massacrati, li ha sottomessi e tu sei diventato come loro. 150 anni fa questa terra apparteneva ai miei antenati. Tutto ciò che vedi, tutto ciò che hai visto ieri. I nonni di questa gente gliel’hanno rubata, e ora la stanno rubando a loro, ma non è un esercito a farlo, sono quei figli di puttana lì [indica la sede della Texas Midland Bank]”

Ecco che finalmente dunque il cattivo di questo western si palesa: non è più evidentemente un bandito dalla pistola facile, ma una banca, un sistema economico che mette in ginocchio i più deboli, portando via loro tutto quello che hanno. Non si è di fronte ad un personaggio cattivo da uccidere, quanto ad un’entità, una di quelle che sembrano imbattibili. Forse però proprio i due fratelli riusciranno finalmente ad abbattere tale gigante, nel loro piccolo, garantendo un futuro alla loro famiglia. Ma a che prezzo?

credits:

  • immagini © Lorey Sebastian, CBS Films

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