Arte e crimine

Gli artisti, gli si guarda spesso con occhio indiscreto, quasi come se egli stessi fossero le opere d’arte da ammirare. Eclettici, ammalianti, destano curiosità. Molti di loro hanno storie da raccontare, molto spesso, non a lieto fine.

  1. Caravaggio. Michelangelo Merisi. Noto ubriacone, fomentatore di risse da locanda, spirito saturnino con cui era essenzialmente impossibile andare d’accordo. Solito girare con una spada alla cintura, fu incolpato e ricercato per un omicidio in pubblica piazza.
  2. Jean Michel Basquiat. Il giovane Basquiat non si può dire che abbia avuto un’infanzia felice. Dopo la separazione dei suoi genitori quando lui aveva sette anni fu arrestato più volte per vagabondaggio. Senzatetto in pianta stabile fino a quando non diventò pupillo di Andy Warhol ebbe altri problemi con la giustizia per via dei suoi graffiti e del copioso uso di droghe.
  3. Ai Weiwei. Nato a Pechino, dopo aver studiato cinema a New York torna in patria, dove inizia la sua carriera di artista. Nel 2006 apre il suo blog, in cui manifesta una cocciuta opposizione al regime. A causa di questa sua bravata nel 2009 verrà arrestato e recluso per quasi tre mesi.
  4. Egon Schiele. Tutti conosciamo i suoi disegni, in cui mette a nudo la verità della carne, con i suoi colori smorti e le sue forme sgraziate. Ebbene, fu arrestato con l’accusa di avere avuto rapporti sessuali con una minorenne. Si fece qualche mese di prigione, ma alla fine venne fuori la sua innocenza e che la condanna era una mascheratura della disapprovazione da parte della sua città del fatto che disegnasse donne nude brutte.
  5. Pablo Picasso. Anche il più famoso degli artisti moderni ha passato i suoi guai giuridici, quando un amico suo e di Apollinaire rubò delle statue da Louvre di Parigi e furono misteriosamente ritrovate nel suo studio. L’artista dichiarò di volerle solamente studiare.

 

L’elenco potrebbe andare avanti ancora a lungo. Abbiamo qui cinque casi emblematici di criminalità legata al mondo dell’arte. L’artista maledetto, che ha una sensibilità tale per cui non riesce a rapportarsi con la società e reagisce violentemente.

Alla fine l’arte è così: ti prende, ti appassiona e ti trascina, come quelle cotte da ragazzino che ti fanno compiere stupidaggini, rendono timido il più spavaldo, coraggioso il più pavido, non lasciano pensare ad altro.

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fonti: studio dell’autore

foto: www.pinterest.com

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