Meno Chiara Ferragni, più Chiara Cocchiara

Si chiama Chiara e ha 29 anni, un sorriso splendido, due occhi azzurri e uno sguardo penetrante. Non lasciatevi ingannare dalla descrizione: se siete alla ricerca dell’ennesimo gossip riguardante la regina di Instagram Chiara Ferragni, questo articolo non fa per voi. Di chiacchiere e pettegolezzi sulla fashon blogger il web è saturo.

La Chiara di cui parleremo oggi è un ingegnere aerospaziale, ha tre lauree specialistiche conseguite in Italia, Francia e Svezia, parla cinque lingue ed è stata inserita dalla rivista economica Forbes nella classifica dei 300 giovani under 30 più influenti del pianeta nel 2017. Ha anche partecipato ad un esperimento, condotto dalla Mars Society in collaborazione con la NASA, della durata di due settimane, simulando una spedizione su Marte. È stata l’unica europea ad essere selezionata per il progetto. 

Chiara Cocchiara (questo è il suo nome) è una bella ragazza. Ma è riuscita a dimostrare di essere molto, molto di più. Essere selezionati per il programma MDRS (Mars Desert Research Station) non è semplice: bisogna soddisfare precisi parametri fisici, psicologici e professionali. La simulazione è avvenuta nel deserto dello Utah, negli Stati Uniti, a circa 4mila metri di altezza e si è svolta esattamente come se fosse una spedizione reale: niente contatti con l’esterno, pasti con cibi esclusivamente disidratati, risorse (acqua, propano, gas) limitate, da gestire con oculatezza e prudenza. È stata anche simulata la perdita di due membri dell’equipaggio per verificare l’impatto emotivo che questo avrebbe avuto sul resto della squadra. Un’esperienza intensa ma sicuramente faticosa, come racconta Chiara ai giornalisti: il suo equilibrio fisico e psicologico sono stati messi a dura prova. Dopo questa missione Chiara non si è fermata: ha lavorato in Germania, presso un centro di operazioni spaziali per satelliti meteorologici, e attualmente collabora con la Mars Society d’Italia, la Mars Planet nel progetto di una nuova tuta spaziale.

Grazie, Chiara. Grazie perché sei l’esempio del fatto che non esistono barriere di fronte all’intelligenza e alla competenza. Hai disintegrato lo stereotipo della donna che fa successo solo grazie al proprio aspetto fisico, in una società in cui l’apparire (soprattutto se sei giovane, soprattutto se sei una ragazza) sembra prevalere su qualsiasi altra cosa. Grazie Chiara, perché sei la prova vivente che una donna può essere mille altre cose, prima di essere “bella”.

FONTI:

www.espresso.repubblica.it

www.TPI.it

CREDITI: Immagine 1, Immagine 2

 

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