Instinct: arte e design al Salone di Ginevra

Per gli appassionati di motori, il Salone di Ginevra è senza dubbio tra gli eventi imperdibili dell’anno. In questa gigantesca fiera elvetica dell’automobile, infatti, tutti i maggiori produttori del settore si apprestano a esporre le loro novità. Ma questo salone può essere imperdibile anche per coloro che amano l’arte e il gusto estetico. Qui, infatti, più che negli altri saloni automobilistici, i produttori si divertono a presentare al pubblico e alla stampa i frutti della loro creatività di maestri del design e dell’ingegneria: i concept.

Peugeot, famoso marchio francese, non è certo da meno. E quest’anno ha stupito tutti con la sua concept-car Instinct. Nell’azienda puntano molto sulla libertà che quest’auto decisamente futuristica offre. Infatti fa parte di quei prototipi di automobile a guida autonoma: il volante, disegnato e realizzato più piccolo rispetto agli standard, è in grado di “scomparire” nel cruscotto. I sedili, anche quello dell’autista, possono distendersi per un maggior comfort di bordo, dando a chi guida l’opportunità di godersi il viaggio senza stress. Perché questa macchina è in grado di guidarsi da sola.
Non mancano, poi, le migliori tecnologie per collegare tutti i dispositivi tecnologici che oggi accompagnano la nostra guida quotidiana, per ascoltare musica in streaming, rispondere alle telefonate via bluetooth, e via dicendo.

Ma ciò di cui l’articolo vuole parlare è il design decisamente d’impatto di questo progetto. Esso si adatta, modernizzandolo, a quello degli ultimi modelli della gamma. Ma con delle novità e un gusto che hanno ovviamente lasciato spazio alla creatività dei disegnatori. Esternamente, il veicolo presenta una carrozzeria imponente, scolpita e quasi statuaria. Presenta grandi venature e bombature sulla fiancata e sul cofano, mentre l’intera linea è resa filante dal tetto volutamente schiacciato. Ciò fa sembrare la macchina più lunga di quanto realmente non sia.

Tema fondamentale è l’artiglio. Il simbolo di Peugeot è un leone, e i designer non mancano di ricordarlo “segnando” l’opera di numerosi graffi. A cominciare dai fari: Quelli anteriori presentano due “unghiate” ciascuno. Quella più esterna è inoltre più lunga e resa tridimensionale perché può elettronicamente uscire dalla carrozzeria. La scelta della tecnologia a LED rende i graffi ancora più d’impatto. Graffi che, se vogliamo, sono ripresi nell’enorme griglia anteriore che, essendo la macchina ibrida, svolge un ruolo prettamente estetico.
Stessa filosofia si è seguita nelle luci del massiccio posteriore. questa volta sono presenti tre file di artigli, resi più aggressivi dal colore rosso che diventa blu dando inizio a una danza tecnologica di luci a LED.
L’artiglio è, infine, un dettaglio rilevante anche nei grandi cerchi in lega, che contribuiscono alla linea filante e bassa di tutto il veicolo.

La fiancata è pulita, e ciò è reso possibile dalle maniglie nascoste delle portiere, che escono solo tramite comando elettronico. Le portiere, poi, stupiscono per l’apertura retrò: non si aprono né in maniera tradizionale, né ad ali di gabbiano. La decisione è ricaduta su una plateale apertura ad armadio, proprio come sui modelli classici.

Gli interni perseverano in questa scelta futuristica del design. I sedili, come già detto adattabili ad ogni esigenza, hanno una forma quasi sportiva, spigolosa e squadrata. Così come la plancia e il disegno degli indicatori digitali e del grande display centrale realizzato con Samsung.

FONTI: blog.peugeot.it
FOTO: pinterest

 

 

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