L’arte è lo specchio dell’anima dove ognuno può specchiarsi

L’arte ha sempre ricoperto un ruolo significativo nella cultura, che ha come fine non la mera riproduzione delle cose, ma a partire da queste, le trascende ricercando un senso di destinazione soprasensibile. Non bisogna concepire l’opera d’arte come “copia” fine a se stessa.

Essa, infatti, fa pensare. L’ al di qua è semplicemente la chiave d’accesso per strutture di senso orientate verso una condizione altra. Quindi si definisce un’opera d’arte non in quanto perfetta e conforme a regole prestabilite, ma relativamente a ciò che suscita, all’emozione che trasmette, che non ha semplicemente un senso unilaterale ma può essere valutata in vario modo.

Nel corso del tempo tutto questo si è sviluppato in una direzione in cui l’arte diventa anche il mezzo per conoscere se stessi. La mimesis, imitazione, non è più riferita alla realtà contingente, alla natura ma a una condizione esistenziale. Lo specchio su cui si affaccia il mondo ora è specchio dell’anima, rimanda non più al visibile ma all’invisibile.

Tutto questo è dimostrabile in alcuni quadri del 900, come “La reproduction inerdite” di Magritte, e “Lying figur in a mirror” di Francis Bacon.

Il primo è stato realizzato nel 1937 e raffigura un uomo che si specchia, però il riflesso non rimanda al suo volto  ma alla sua nuca, che a questo punto la si vede due volte una mentre si specchia e l’altra riflessa allo specchio. Un altro particolare è quello del libro  di Edgar allen Poe: Le avventure di Gordon Pym. Il libro è quindi riflesso invece l’uomo no, richiama pertanto a una dimensione che non è quella reale, ma surreale e  fortemente enigmatica dove si perde la percezione del mondo e si spalanca un varco delle infinite possibilità del divenire umano. Nel secondo caso, invece, il quadro è stato realizzato nel 1971 e rappresenta in tutto e per tutto un mondo interiore, riflette l’interiorità di una “figura strappata alla figurazione” che non è reale , non è astratta ma è trascendente ed estremamente emotiva.

Credits:

fonti: lezioni universitarie di arte contemporanea ed estetica

foto: www.pinterest.com

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