Le città sotterranee di Mario Bobba

Dal 4 maggio al 1 giugno l’Atelier della Fotografia Artepassante della stazione di Porta Venezia ospita la mostra fotografica Cities Underground di Mario Bobba, a cura di Giulia Minetti.

In questo progetto fotografico, cominciato nel 2011 ed in continuo svolgimento, Bobba unisce la sua passione per la fotografia con quella per i mezzi di trasporto, ma è la presenza umana a dare anima al progetto, e a trasformarlo in una ricerca sociale e culturale. Il fotografo ha visitato le stazioni della metropolitana di diciotto città sparse per tre continenti, con lo scopo di cercare di cogliere nell’omogeneità di un contesto simile, nella freddezza di situazioni e architetture, qualche significativa ed emozionante differenza che aiuti a contestualizzare lo scatto e lo renda particolare, e qualche dettaglio nelle espressioni e nei comportamenti delle persone che racconti una storia, magari un fugace rapporto umano che si consuma in tre fermate di metropolitana.

La luce, il dinamismo, la frenesia di movimento e la forma dei vagoni non cambiano, anche le persone che popolano la metropolitana nelle grandi città stanno diventando similmente variegate. La sfida di Bobba è quella di immortalare il contrasto tra persone molto diverse, sia negli atteggiamenti che nelle fisionomie, come metafora dell’integrazione, e di trovare un dettaglio, una scritta o un elemento architettonico riconoscibile, che contestualizzi lo scatto e renda particolare una situazione generale. La mostra presenta un forte legame con il luogo che la ospita: una stazione del passante ferroviario, un ambiente informale, non museale. In passato è stata esposta presso la sezione partenze dell’aeroporto di Malpensa. Questi due non-luoghi, punti di passaggio e non mete, accolgono le fotografie di Bobba e ne richiamano il contenuto. Mario Bobba si inserisce nella tradizione della street photography e guarda a chi prima di lui ha affrontato temi simili in fotografia, come Walker Evans con i suoi Subway Portraits, realizzati nella metropolitana di new York, e Marco Pesaresi, con il suo progetto fotografico Underground. Riprende invece da Paul Strand e soprattutto da August Sander l’utilizzo della fotografia come strumento di indagine antropologica.

Per chi voglia inoltrarsi nelle città sotterranee di Mario Bobba, la mostra è ad accesso libero e visitabile su appuntamento; per ulteriori informazioni e dettagli sulle visite guidate, gli indirizzi di posta elettronica di riferimento sono info.lebellearti@fastwebnet.it e lebellearti.ufficiostampa@gmail.com .

Credits:

fonti: www.artepassante.it e visita dell’autrice

fotografie dell’autrice

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