Scoprire i dintorni di Milano: Villa Litta a Lainate

Fuggire nelle bellezze vicino a Milano? Possibile! A quindici minuti di macchina, a Lainate, è possibile visitare una villa e un ninfeo, molto particolari: quelli di Villa Visconti Borromeo Arese Litta, conosciuta con il semplice nome di Villa Litta.

Villa Litta. Fonte

La sua edificazione risale al XVI secolo, precisamente al 1585, quando Pirro Visconti Borromeo trasforma una semplice cascina agricola, in un’opera d’arte. Per realizzare il suo progetto, il milanese, spinto dalla sua grande cultura e dai numerosi interessi, si avvalse della collaborazione di Martino Bassi, famoso architetto, Francesco Brambilla e Marco Prestinati, scultori, Camillo Procaccini e Pier Francesco Mazzucchelli, Giovanni Battista Volpino e Agostino Lodola, pittori.
A questo iniziale complesso nel 1721 fu aggiungo il Palazzo Occidentale, su commissione di Giulio Visconti Borromeo Arese, ultimo erede della famiglia. Questo nuovo edificio venne chiamato “Quarto Nuovo”. Alla metà del secolo l’intero edificato passò al marchese Antonio Litta, il quale si impegnò nel rinnovamento del giardino secondo il gusto del tardo settecento. Litta agì, soprattutto, sul piano della scenografia, aumentando gli effetti prospettici, ridisegnando la facciata del ninfeo, tramite il lavoro e lo zelo di scultori quali Donato Carabelli e Pietro Santostefano.
All’inizio del secolo del Romanticismo, l’architetto Luigi Canonica e il botanico Linneo Tagliabue rifinirono parte della villa e riedificarono la Cascina Camilla (poi abbattuta per far luogo allo stabilimento Ramazzotti).
Divenuta nel 1872 proprietà del barone Ignazio Weill Weiss, la dimora passò nel 1916 al suo contabile Erminio Riboni e nel 1932 alla famiglia Toselli. La seconda guerra mondiale segnò il decadimento della villa che si protrasse sino al 1970 quando venne acquistata infine dal Comune di Lainate, grazie al quale, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano e con il concorso di interventi pubblici e privati, questo prezioso monumento ha oggi ripreso a vivere con lo splendore di una volta.

Ninfeo di Villa Litta. Fonte

La bellezza della Villa è visibile in tutte le sue componenti. Questo luogo affascinante vede sorgere vicino un bellissimo e monumentale ninfeo. Pirro Visconti Borromeo, per non venire meno alla moda di fine cinquecento, fece ideare e realizzare un edificio che fosse destinato all’otium e al piacere, che rappresentasse, soprattutto, il rango sociale che la casa aveva raggiunto.

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Fu progettato da Martino Bassi tra il 1585 e il 1589: statue e mosaici rimandano ad elementi della classicità romana, le fontane e le sale con affreschi richiamano, invece, un gusto più rinascimentale.

La pianta dell’edificio è rigorosamente simmetrica e si sviluppa attorno all’Atrio dei Quattro Venti, un ambiente ottagonale a cielo aperto, con un bel pavimento a mosaico, sulle cui pareti rivestite di travertino trovano posto nicchie con statue di divinità romane e decorazioni musive e grottesche.
La simmetria dell’edificio tuttavia non è classica; grazie alla varietà degli ambienti incontrati, produce un effetto di smarrimento: grotte popolate di statue che favoleggiano un mondo fantastico, sale decorate con misteriosi intrecci di figure geometriche, floreali ed antropomorfe. Dopo un lungo periodo di decadenza e dopo la dispersione di molte opere d’arte che lo popolavano, a partire dal 1990 il ninfeo è tornato ad accogliere e a stupire i visitatori grazie all’iniziativa del comune di Lainate e all’opera volontaria della “Associazione Amici di Villa Litta”.

Fontana di Galatea. Fonte

Questo ninfeo nasconde in sé un motivo di attrazione soprattutto per bambini e famiglie.
Quando Pirro visconti Borromeo fece ideare questo locus amoenus, insieme agli architetti ideò, e realizzò, un’importante rete idrica che diede vita ai famosi scherzi raccontati da Stendhal; questi consistono soprattutto in zampilli d’acqua improvvisi, resi possibili dai congegni azionati dalla pressione idraulica ottenuta grazie ad una caduta di circa 20 metri dell’acqua raccolta in un grande serbatoio posto in alto, nella cosiddetta Torre dell’Acqua che domina il ninfeo.

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Oggi l’Associazione “Amici di Villa Litta” si occupa di organizzare eventi e mostre guidate, che soprattutto nel periodo più caldo, finiscono con la visita di questo incredibile e miracoloso ninfeo e della sorpresa che racchiude tra il suo verde. L’associazione, oltre a promuovere la visita incentrata sulle bellezze architettoniche di Villa Litta, organizza eventi ed esposizioni di vario carattere per avvicinare il pubblico alle meravigliose bellezze che la villa vanta. Per questo motivo il target che viene intrapreso da questa associazione è vario e multitasking: l’Associazione offre visite e attività per ogni fascia d’età, che, senza dubbio, stupiscono.

Fonti:
www.amicivillalitta.it
www.dailybest.it

Credits immagini: copertina

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