Delta of Venus: racconti crudi e diretti di donne vere e libere

“Si concentri sul sesso. Lasci perdere la poesia.”

In questo modo un sessuomane anonimo, collezionista di libri, ordinò alla scrittrice Anaïs Nin di scrivere diversi racconti che avessero come argomento il piacere erotico.

Anaïs Nin, una tra le più controverse autrici del Novecento, nacque in Francia il 21 febbraio 1903 e divenne presto famosa per i suoi racconti a contenuto erotico. Inizialmente, questo uomo sconosciuto aveva dato l’incarico a Henry Miller, noto scrittore statunitense, che però rifiutò e passò l’incarico alla Nin, con la quale intratteneva una relazione. Venne molto apprezzata nel panorama della letteratura internazionale e il motivo per cui diventò un fenomeno editoriale non sta solo nell’argomento trattato, ma anche nel fatto che riuscì a trasformarsi in un punto di riferimento importante a livello pubblico. Nonostante la presenza di Miller nella sua vita sentimentale, non fu difficile per lei riuscire a dar elegantemente voce alla sua interiorità femminile, nonostante la restrittività dell’incarico ordinatole. Nella prefazione emerge in modo evidente la ribellione di un’artista che non vuole rinunciare alla dimensione più poetica dell’eros.

“In questa collezione di racconti erotici, scrivevo per divertire, sotto pressione da parte di un cliente che mi chiedeva di lasciar perdere la poesia. E così mi pareva che il mio stile fosse un prodotto della lettura dei lavori maschili. Per questa ragione, per un lungo periodo ebbi la sensazione di esser venuta meno al mio io femminile. E misi da parte i racconti erotici. Rileggendoli ora, che son passati molti anni, vedo che la mia voce non era stata messa completamente a tacere. In molti passaggi avevo usato intuitivamente un linguaggio femminile, considerando l’esperienza sessuale dal punto di vista di una donna. Alla fine decisi di permettere la pubblicazione dei racconti perché mostrano i primi sforzi di una donna in un mondo che è stato di esclusivo dominio maschile”  – Anaïs Nin

Il delta di Venere è un libro composto da quindici racconti erotici, pubblicato nel 1977. I racconti variano per lunghezza e sono legati insieme, oltre che da descrizioni esplicite dell’atto sessuale, anche dal punto di vista femminile entro cui questi sono incentrati. L’autrice tratta molte tematiche sessuali, alcune delle quali molto tabù per l’epoca, tra cui voyeurismo, violenza sessuale, incesto, omosessualità e pedofilia. Nonostante i temi, l’attenzione rimane concentrata sullo studio e sulla descrizione dei vari personaggi femminili. I personaggi non sono solo semplici corpi che interagiscono tra loro sul piano fisico. Sono uomini e donne con una psicologia delineata, con motivazioni precise e inseriti in contesti congeniali allo scatenarsi di una sensualità inarrestabile.

“Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino.”  – prefazione de Il Delta di Venere

E’ un libro forte e trasgressivo, senza pudore e mai volgare, che vuole liberare la sessualità femminile. Sono dei racconti crudi e diretti che raccontano di donne vere e libere. Rispecchiano la sessualità libera e disinibita che anche l’autrice vive personalmente. La Nin, nei suoi racconti affronta, in maniera molto dettagliata ed esplicita per i tempi in cui sono stati scritti – si tratta dell’Europa a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta – tematiche decisamente complesse: tradimenti, noia coniugale,  perversioni, rapporti omosessuali e tendenze sessuali la cui natura fatica a trovare la giusta via. Bisogna spogliarsi di tutti i preconcetti, di tutti i pregiudizi, di tutte le convinzioni. In mille particolari Anaïs sa cogliere l’umano, i sogni e le curiosità più inconfessabili e sa farlo con una fortissima carica sensuale e un’intensità senza pari.

“A volte leggiamo delle cose che ci fanno capire di colpo di non aver vissuto niente, provato niente, sperimentato niente fino a quel momento” – Anaïs Nin

 

– wikipedia

liberovolo.it

– qlibri

foto:

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