Marketing: Quando insultare il proprio prodotto funziona!

Ogni volta che ci capita di guardare uno spot pubblicitario, il brand o il prodotto stesso è sempre elogiato con frasi ad effetto capaci di richiamare l’attenzione del consumatore. Oggettivamente parlando, a chi è mai capitato di vedere una pubblicità in cui i personaggi insultano il prodotto commercializzato o ne parlano in maniera negativa?

Si può dire che questo è proprio il caso della pubblicità uscita da poco della catena di fast food mondiale KFC, da poco sbarcata anche in Italia, per la sua nuova creazione: la Chizza (Chiken Pizza). Come ci suggerisce il nome, si tratta di pollo fritto con sopra salsa di pomodoro, formaggio fuso e cubetti di tacchino, una rivisitazione fantasiosa della pizza tradizionale italiana.

Spot KFC

Interessante è lo spot, ambientato nel sud Italia (da un’immagine si può anche riconoscere Castel Gandolfo) i cui protagonisti sono attori che interpretano gente comune: dal barbiere del paese, alla casalinga, dal gruppetto di bambini che giocano, ai vecchietti al bar.
È come se tutti loro venissero intervistati riguardo al nuovo lancio della catena per dare la loro opinione, la quale però non è per nulla positiva. Iniziano ad insultare la “Chizza” parlando in italiano – più precisamente con un forte accento napoletano – con grida e gesti che fanno intendere la loro contrarietà.

Spot KFC

La parte più simpatica, però, non è ancora arrivata: infatti tutti i discorsi italiani sono sottotitolati in inglese, ma i significati delle didascalie sono proprio l’opposto delle parole pronunciate dai protagonisti dello spot.
Ad esempio la frase:

Siete dei deficienti! Vi siete inventati questo abominio

pronunciata da un uomo viene tradotta in questo modo:

Pizza sauce, turkey ham and cheese. Yum

che letteralmente significa “Salsa della pizza (ovvero la salsa di pomodoro), fette di tacchino e formaggio. Gnam”. Ci sono anche molte scene in cui le persone sono visibilmente irritate, ma le traduzioni sottostanti sono frasi come “I love Chizza” o addirittura “It’s better than pizza”.

Forse KFC ha avuto questa idea ispirandosi alle possibili critiche che si aspettava di ricevere dagli italiani subito dopo il lancio di questo prodotto, anticipandole così in questo modo scherzoso.

D’altronde, guai a chi tocca la pizza italiana!

Alla fine, però, la simpatia geniale di questa pubblicità sta avendo un successo tale da rendere la Chizza conosciuta persino qui, nella patria della pizza, e magari condizionare gli italiani che si troveranno all’estero a provarla, dato che nel nostro paese non è prodotta.

Fonti: spot di KFC , youtube.com

 

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