DIETRO LA CINEPRESA: Alla scoperta di professioni cinematografiche dimenticate

Solitamente in una recensione troviamo scritto il nome del cast, del regista, dello sceneggiatore ma all’appello mancano quelle figure professionali poco nominate ma fondamentali per la buona riuscita di un film. Oggi scopriamo un pezzetto del mondo dietro la cinepresa, un po’ come il dietro le quinte di un programma televisivo: una figura professionale che ha regalato l’Oscar a due italiani, ovvero il truccatore.


Alessandro Bertolazzi a fianco dello specialista dei capelli Giorgio Gregorini e al collega americano Christopher Allen Nelson, ha conquistato la statuetta d’oro nella Notte degli Oscar 2017 per il miglior trucco; lavoro svolto nel film Suicide Squad, pellicola di David Ayer.


Bertolazzi si è occupato in particolare del look dei due protagonisti Joker e Harley Quinn. L’artista nato a Vercelli, oggi residente a Londra, lavora a Hollywood da dieci anni, ha collaborato in diverse pellicole tra le quali Moulin Rouge, Troy, Avengers, Gangs of New York. Ha iniziato la sua carriera come scenografo, anche se la sua più grande passione è sempre stata la pittura: ecco perché oggi “dipinge” il viso degli attori.

Bertolazzi è amante di una tecnica giapponese chiamata Kintsugi o Kintsukuroi che significa letteralmente: “riparare con l’oro”. Secondo questa filosofia tutto ciò che si rompe, può essere riparato diventando qualcosa di nuovo e unico. La riparazione di oggetti avviene con materiali diversi. Questa tecnica ha permesso a Bertolazzi di trasformare un banale mocio per pavimenti nei capelli dell’incantatrice, interpretata da Care Delevigne in Suicide Squad.

Il trucco è una parte fondamentale del set, molti hanno contribuito a cambiare la percezione del trucco nel cinema come Dick Smith, Kazuhiro Tsuji e John Chambers, uno dei primi a ottenere l’Oscar per il miglior trucco nel 1968, per gli incredibili effetti speciali creati nel Pianeta delle Scimmie. Questi straordinari pittori possono cambiare completamente l’aspetto di un attore, ringiovanirlo, invecchiarlo, imbruttirlo, fino anche a renderlo una creatura soprannaturale e mostruosa.

Oggi esistono delle specifiche accademie che sfornano giovani talentuosi make-up artist, come la “TV & Cinema Academy” (Francia) dove oltre alle tecniche di trucco insegnano ai loro allievi come lavorare al meglio con registi, produttori e attori, insomma a come integrarsi nella troupe cinematografica per cercare di creare insieme “un’opera d’arte”.


CREDITS

copertina

immagine1

immagine2

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.