#ParliamoneSabato: una polemica fine a se stessa

di Giorgia Smaldone

Al centro del recente panorama cronachistico italiano, subito alla destra dell’attentato di Londra e alla sinistra dell’arresto del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, c’è la polemica scatenata dal programma Rai Parliamone Sabato.

La rubrica del programma ” La Vita in Diretta” ha infatti indetto un dibattito sulle donne dell’est proponendo una slide, presa da un blog di satira, che in sei punti spiega perché gli uomini italiani preferiscono le donne dell’est.

La grafica in questione elencava motivi quali “sono sempre sexy”, “niente tute né pigiamoni” e “sono casalinghe perfette e fin da piccole imparano i lavori di casa”, motivi puramente provocatori, che in quanto tali dovevano scatenare un dibattito televisivo. Ma, poiché l’ironia è una virtù per pochi mentre la voglia di far polemica è insita nell’anima dell’ italiano medio, l’elenco ha infiammato la rete.

Da quel fatidico 18 Marzo, l’hashtag #parliamonesabato è stato per giorni trend di Twitter, ma non solo!

Il chiacchiericcio ha sconfinato dalla rete fino ad arrivare alla cortese attenzione persino del nostro governo: in molti, tra cui la presidente della Camera dei Deputati Boldrini, hanno espresso il loro disappunto, emanando la sentenza (senza processo) che ha portato alla chiusura del programma e alla caduta di tre teste paradossalmente di figure femminili.

Raffaella Santilli, la capostruttura del day time di Rai1, ha ricevuto una lettera di contestazione. Avrebbe dovuto vigilare e non lo ha fatto. Probabilmente verrà rimossa dall’incarico e retrocessa nelle retrovie. L’altra lettera di richiamo è stata indirizzata ad Antonella Stefanucci, la produttrice esecutiva, ritenuta in qualche modo responsabile anche del contenuto editoriale. E dulcis in fundo la conduttrice Paola Perego, donna  che dal giorno della trasmissione è bersaglio di insulti proferiti dalle stesse donne, femministe dell’ultima ora, che difendono a spada tratta le compagne dell’est.

E’ così che ancora una volta, un fatto di poco conto viene trasformato in un caso nazionale. Citando il presidente della Codacons, Carlo Rienzi, ” Tutti si scandalizzano per la ‘lista’ con i motivi per scegliere una fidanzata dell’est, ma nessuno rimane turbato quando, sfogliando le pagine dei quotidiani, la donna appare come un mero oggetto”

“ La rappresentazione delle donne che danno oggi i giornali è assai peggiore del servizio trasmesso da Rai1, perché sulle pagine dei quotidiani il corpo femminile e l’immagine della donna vengono continuamente umiliati e mercificati” , continua Rienzi, ” Eppure non ci sembra che chi oggi si indigna con la Perego abbia mai protestato contro i direttori delle varie testate giornalistiche”

La verità è che la polemica scaturita dal programma Parliamone Sabato, è assolutamente gratuita ed esagerata. Il dibattito sulle donne dell’est era evitabile, è stata una mossa mal calcolata e in ogni caso un esempio di pessimo intrattenimento, ma non è un caso isolato. E anche al di fuori del contesto televisivo, i casi sono parecchi: è un dato di fatto come noi donne siamo le prime ad utilizzare luoghi comuni sulle donne dell’est molto spesso peggiori di quelli nella slide galeotta.

Quante volte nelle conversazioni di tutti i giorni gli stereotipi vengono scambiati per sacre sante verità, facendo diventare una donna dell’est un’arrivista o una donna di malaffare. Quindi indignarsi e creare un vespaio mediatico è inequivocabilmente ipocrita.

In conclusione, quando ci si chiede come mai l’Italia non venga più paragonata al prestigio di altri stati come succedeva un tempo, la ragione non è da ricercarsi nella messa in onda di programmi come questo, ma nella polemica sterile da essi sorta, che è senza ombra di dubbio il riflesso di una società che è in grado di vedere ( e insultare sul web) la pagliuzza nell’occhio del vicino, senza tener conto della trave che conserva nel proprio.

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