Critiche costruttive a base di hamburger

di Francesca Gentile

Nell’ottica del Fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce, criticare non ci viene affatto difficile.

Proprio per la sua conformazione, la propensione del corpo umano verso il mondo esterno appare evidente, mettendo in ombra la sua rotta verso l’interiorità. Così gli occhi, sì specchio dell’anima, sono fanali puntati verso l’ambiente circostante e lo stesso vale per le orecchie, ricettori sofisticati per captare il suono del mondo. Se i cinque sensi ci offrono la possibilità di relazionarci quotidianamente in misura maggiore con ciò che ci circonda rispetto al nostro io, sarà sicuramente più immediato individuare nei, problematiche e criticità estrinseche dal soggetto che le riconosce.

Puntare il dito verso il comportamento o le parole altrui che ci sembrano avere largo margine di miglioramento è una reazione istintiva che ergiamo a barriera di disapprovazione. Se però tale muro, dalle fondamenta solide, resta ben cementato nella nostra mente e viene esibito solo per il gusto di farlo, ci troviamo sul controverso piano della lamentela, la critica fine a se stessa che non apporta benefici né a chi la compie né a chi è rivolta.

Se le critiche negative si esauriscono in se stesse e non fanno altro che ferire e mettere a disagio, le critiche costruttive fanno invece in modo che la nostra opinione possa essere d’aiuto a chi è disposto ad accettarla ponendosi in atteggiamento autocritico. Indice di grande maturità e altruismo, le ultime sono sintomo di rispetto nella persona che si ha di fronte. Arricchire il prossimo con una critica costruttiva, significa spianargli la strada del miglioramento personale. Con le dovute accortezze, poi, la critica costruttiva aiuta anche chi la compie a fissare i propri valori cardine, a rispettare un punto di vista diverso dal proprio e a staccarsi di dosso l’aurea di chi si lamenta costantemente per il mero piacere di farlo.

Ciò che trasforma una critica distruttiva in una costruttiva è senza dubbio l’atteggiamento. C’è chi, in preda all’istinto, esprime il proprio punto di vista in maniera più che mai diretta, ma non è così che si ottiene il massimo dei risultati. È così critico esporre il proprio pensiero critico attraverso una critica costruttiva? Ebbene . Un occhio attento nota tanti errori quante positività nella persona osservata, ma non sempre risulta facile comunicare entrambi gli aspetti. Il rischio peggiore in cui è possibile incorrere risulta infatti quello di dare troppo adito alle criticità, agli errori, trascurando i lati positivi.

In quale contesto se non in quello professionale è di vitale importanza conferire consistenza ad una critica in un discorso ben costruito? Soprattutto se proveniente da qualcuno che stimiamo o di cui ci importa il giudizio, come ad esempio il nostro capo o l’allenatore della squadra in cui giochiamo, la critica costruttiva deve essere strutturata al meglio e per esprimere l’offerta di altruismo da parte del suo fautore e per essere accettata di buon grado dal destinatario.

A tal proposito, ci viene in aiuto il cosiddetto metodo sandwich o dell’hamburger. Si tratta di un metodo efficace per alleviare il peso della critica, conservandone però il giudizio negativo in essa insito e servendo su un piatto d’argento la possibilità di migliorare.

Al pari di un hamburger, la critica costruttiva dovrebbe basarsi su tre parti principali: la carne, a rappresentare la critica vera e propria, racchiusa in due fette di pane, ad indicare i complimenti e le rassicurazioni che la introducono e concludono.

Far leva sui punti di forza dell’altra persona, sulle sue capacità e buoni risultati conseguiti è un’ottima mossa per iniziare il discorso. Ecco che si delinea la parte superiore del panino, che rabbonisce l’interlocutore e evita che questi si senta ferito nel momento di dare le “brutte notizie”, quello della carne. In questa fase è essenziale non limitarsi a evidenziare ciò che non viene fatto bene e si potrebbe migliorare, bensì portare delle prove che sostengano la necessità del cambiamento, quali esempi o vere e proprie ricerche. L’immagine dello scenario futuro che si delinea nel caso in cui la porta del miglioramento rimanga chiusa è spesso molto efficace, offendo un punto di vista a cui non si aveva probabilmente pensato. È poi consigliabile scendere da ogni tipo di piedistallo per porsi sullo stesso piano di chi ci ascolta, se non addirittura mettersi nei suoi panni. Il sandwich si chiude con la seconda fetta di pane, in cui bisogna esprimere la propria fiducia e la convinzione che chi ascolta è in possesso delle carte giuste per migliorare. In altre parole, come la parte iniziale del discorso, anche la sua coda evita che chi abbiamo di fronte si ponga sulla difensiva e, anzi, lo rassicura.

Quando parliamo di hamburger, lo immaginiamo completo di tutte le sue parti. Come la creatività in cucina, anche il metodo sandwich può però subire rivisitazioni. Sostenitori dell’abbondanza, il panino nella sua interezza non sembra mai mancare nell’ambito lavorativo statunitense. Nelle aziende giapponesi sembrano avere invece la meglio hamburger vegetariani, privi di carne. Il semplice fatto che il dipendente venga chiamato nell’ufficio del capo è infatti sintomo di un errore commesso e non c’è bisogno di esplicitare la critica. Ancora, in Germania il sandwich solitamente più essenziale e composto dalla sola carne, senza nessun tipo di abbellimento precedente o successivo alla critica nuda e cruda.

Non solo è importante saper criticare in modo costruttivo, ma anche saper accettare le critiche costruttive con il giusto spirito. Sapreste dire di no a chi vi offre un panino ben farcito?

Ricevere un consiglio per migliorarsi è l’opportunità offertaci di guardare noi stessi con gli occhi degli altri.

 

Crediti immagini:

Immagine di copertina

Fonti:

https://viverepiusani.it/le-critiche-costruttive-fanno-bene/

http://psicologiadellosport.docmind.org/?p=168

https://www.freesites.com.au/login/members/imagemanager/images/9e3cfc48eccf81a0d57663e129aef3cb/The-Hamburger-Method-of-Constructive-Criticism.pdf

http://n8tip.com/the-hamburger-method-of-constructive-criticism-works-for-vegetarians-too

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