“Band Of Brothers” – Per non dimenticare la campagna Europea

Serie televisiva in dieci puntate diretta da Steven Spielberg e Tom Hanks, “Band of Brothers – Fratelli al fronte” mira a ripercorrere dettagliatamente la campagna bellica intrapresa dagli Stati Uniti d’America per strappare l’Europa dalla stretta della Germania nazista.

Precisamente, la visione dei registi si concentra sui membri della 101esima unità aviotrasportata americana, soldati che hanno combattuto dalla Francia alla Germania per oltre 400 giorni. La trama, sebbene nota alla maggior parte di noi così come l’esito della guerra, è narrata dal pluridecorato Richard “Dick” Winters (venuto a mancare nel 2011), che ha trascorso il suo intero soggiorno nella compagnia Easy della 101esima, dapprima come Caporale fino a diventare un Maggiore dell’intero Battaglione.
Winters partecipò attivamente alla campagna di Francia, all’operazione Market Garden in Olanda, alla Battaglia del Bulge sulle Ardenne e alla liberazione della Germania stessa e del cosiddetto “Eagle Nest”, la città dedicata all’intero partito nazista. Accanto a lui si avvicendarono diversi volti noti della Seconda Guerra Mondiale, come il capitano Spears, protagonista di uno scandalo che riguardava l’uccisione di alcuni prigionieri e William Guarnere, uno dei pochi sottoufficiali a venire decorato più volte nel corso di una singola campagna.

Eugene Roe è stato il secondo medico della Compagnia Easy per tutta la durata della guerra

La serie TV si muove con un corretto ritmo altalenante, dedicando interi capitoli all’offensiva bellica e altri alla riflessione che divorava l’interiorità di ogni soldato nei periodi di pace. Di fatto, nonostante la presenza dell’esercito tedesco, pare più volte come alcuni militari si siano trovati nemici di se stessi o di altri commilitoni, come se la guerra andasse oltre le divise e le nazioni.
Sfruttando a pieno i diari e le testimonianze dei sopravvissuti, Hanks e Spielberg hanno saputo ricreare un ventaglio variegato di volti e storie dei paracadutisti americani, in particolar modo di coloro che, purtroppo, non sono tornati a casa vivi. La drammaticità di alcune sequenze è struggente e commovente ma soprattutto inaspettata: si respira lo stesso clima di tensione che si poteva vivere a quell’epoca, in cui non era dato sapere se il giorno dopo qualcuno sarebbe morto oppure no. Da questo punto di vista, Band Of Brothers può essere definito il fiore all’occhiello di tutte le serie di guerra mai prodotte, persino migliore di The Pacific, se parliamo in termini di realismo e di profondità emotiva. Il momento più toccante è sicuramente l’arrivo dei soldati alleati ad un campo di concentramento nazista popolato da centinaia tra ebrei, omosessuali e zingari completamente denutriti e ridotti al limite dell’umano.
Quasi del tutto ignari del tragico destino vissuto dai popoli schiacciati dal nazionalsocialismo, i parà della 101esima rimasero scioccati per giorni interi da quella scoperta e dopo la fine della guerra le cose non migliorarono.
Ormai in periodo di pace, i militari si ritrovarono stanziati nel villaggio bavarese di Berchtesgaden e fare i conti con i postumi di una guerra durata oltre due anni: più simili ad animali violenti che ad esseri umani, i militari finivano molto spesso per ammazzarsi a vicenda per questioni futili, ormai abituati alla violenza del conflitto.

A sinistra: Damian Lewis nei panni di Dick A destra: Il vero Richard Winters

Solo molti mesi dopo, una volta smontata la guardia, alcuni decisero se progredire nella carriera militare o meno.
Dick Winters lasciò l’esercito e comprò un appezzamento di terra in cui invecchiare in serenità.
Ronald Spears rimase nell’esercito e partecipò alla Guerra di Corea. Negli ultimi anni della sua vita divenne direttore di un carcere federale negli Stati Uniti.
Sebbene la maggior parte dei personaggi realmente esistiti e rappresentati in questa serie TV non sia più tra noi, i nomi, i volti e le loro storie non sono stati dimenticati da nessuno; Tom Hanks e Steven Spielberg sono riusciti nell’intento di ricordarci alcuni tra gli eroi della Seconda Guerra Mondiale.

“Siamo paracadutisti sergente, siamo sempre circondati” -Dick Winters

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