Le fossette di Venere

Sinceramente
mantieni il tuo moto
fermo

charis 

Sulla tua
lucida schiena
una riga
divide il tuo busto
e le gambe sbocciano
fiori di ginestra, di cardo malato.
Il viola della fronte,
i sassi bianchi
del seno tuo,
il pompelmo di due spicchi
qualche buccia butterata

A vent’anni

e l’impronta
dell’intelletto sapiente

due buchi, due spire, due bulbi
nella terra di carne
come dal vento portati
i semi dell’età dei fiori in fiore.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.