Piramidi di Djoser e Snefru, le vere rivoluzionarie

Io sbuffo perché… nessuno sa che le piramidi di Giza non sono le più importanti

Quando pensiamo all’Egitto, il nostro pensiero corre subito alle grandi piramidi di Giza e al mistero che le accompagna, tuttavia esse non sono né le più antiche né le prime costruite in quel modo.

Le grandi piramidi di Giza vengono inserite ufficialmente nella IV dinastia, ossia intorno alla metà del III millennio a.C. e furono costruite per i sovrani Cheope, Chefren e Micerino. Abbiamo però resti di piramidi costruite durante la III dinastia, la prima delle quali fu costruita per Djoser a Saqqara.
Prima di Djoser le camere funerarie dei sovrani erano inserite in monumenti trapezoidali chiamati mastabe e composti di mattoni crudi –un impasto di argilla e fibre vegetali. L’architetto del faraone, Imhotep, sperimentò l’utilizzo della pietra al posto dei mattoni crudi e decise di sovrapporre diverse mastabe tra loro, creando così la prima piramide egizia. La piramide è formata da sei mastabe, che appaiono come una scala che guiderà il faraone verso il cielo. Imhotep progettò anche l’intero complesso funerario intorno alla piramide, composto da templi per il culto del sovrano e dal giubileo –piazza dove periodicamente sarebbe stata celebrata la forza del faraone, esattamente come quelli intorno alle grandi piramidi di Giza. Grazie a queste costruzioni, infatti, Imhotep si guadagnò un posto nella storia, fino a diventare quasi un semidio.

Piramide Rossa di Snefru

Le grandi piramidi di Giza, però, non sono nemmeno le prime ad avere la superficie esterna liscia ed uniforme: questo primato spetta a Snefru, della IV dinastia, grande costruttore e predecessore di Cheope.
Tra le varie opere che commissionò, Snefru fece costruire la terza più alta piramide d’Egitto –dopo Cheope e Chefren, oggi detta Piramide Rossa. Essa è affiancata da altre due piramidi nella necropoli di Dahshur, e fu totalmente ricoperta di calcare bianco lucidato, così che riflettesse la luce del sole e fosse visibile a grandi distanze la potenza del sovrano. Questa costruzione spettacolare purtroppo non è più visibile, perché il rivestimento in calcare fu riutilizzato nel tempo per nuove costruzioni –come accadde anche per la maggior parte della piramide di Chefren- e ha portato così alla luce la pietra rossa sottostante. La Piramide Rossa è anche la prima ad essere stata concepita con le pareti lineari, così da formare una piramide geometrica.

Quindi, anche se oggi le tre piramidi di Giza sono le più spettacolari, non furono né le prime ad esserlo né le più rivoluzionarie, anche se per le loro dimensioni colossali fanno sospirare ancora storici e scienziati.

 

 

Fonti:
Kathryn Bard, Archeologia dellantico Egitto, Carocci, 2013;
Patrizia Piacentini, LEgitto nel periodo protodinastico e nellAntico Regno, in A. Barbero (a cura di), Storia d’Europa e del Mediterraneo, I, Roma, Salerno editrice, 2006.

Crediti delle immagini:
Gary Ku from New Haven, CT, USA (The Stepped Pyramid of Saqqara) [CC BY-SA 2.0], via Wikimedia Commons
Jon Bodsworth [Copyrighted free use], via Wikimedia Commons

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