Andreani e il primo volo italiano in mongolfiera

Classe 1763, il Conte Paolo Andreani nasce a Milano il 27 maggio. Fin da giovanissimo dimostra interessi sia in ambito umanistico, all’età di 15 anni è già membro dall’Accademia Letteraria dell’Arcadia, che in ambito scientifico. Poliedrico e irrequieto, il giovane Andreani resta particolarmente colpito dal volo dei fratelli Montgolfier e decide di ripetere l’impresa sul suolo brianzolo.

Il primo volo

Come location la scelta ricade sul giardino di Villa Sormani a Moncucco, località situata attualmente a Brugherio, alle porte di Milano. La villa, immersa nel verde del suo parco, era stata acquistata nel 1779 dal fratello ed era utilizzata come residenza estiva della famiglia Andreani. Avvalendosi del prezioso aiuto dei fratelli Gerli, ingegneri e costruttori milanesi, il giovane realizza, in soli 24 giorni, una mongolfiera dal diametro di 23 metri e con un involucro in tela e carta di forma perfettamente sferica.

Il 25 febbraio 1784 il ventenne milanese si eleva al suolo per qualche decina di metri, il suo pallone aerostatico utilizza come combustibile del legno di betulla e una mistura di alcool, trementina e altri ingredienti. Fiero del buon esito dell’esperimento, il giovane Andreani decide di replicare in pubblico il volo, sempre nei giardini di Villa Sormani. Il giovane nobiluomo invita all’evento anche l’imperatore Giuseppe II che decide però di declinare l’invito perché spaventato dall’idea di dover assistere in diretta al fallimento del volo. Anche i fratelli Gerli vengono corrotti con una grossa somma di denaro per non aiutare Andreani nella sua impresa: si teme la tregedia.

Il secondo volo

Paolo Andreani non si lascia scoraggiare e decide di sostituire il prezioso aiuto dei fratelli Gerli con quello di due contadini brugheresi, sicuramente meno esperti ma più impavidi e anche ubriachi per superare la paura del volo. La folla è eterogenea: è composta da aristocratici del luogo, semplici curiosi, intellettuali come Pietro Verri e anche Don Antonio de Petro, parroco e memorialista del comune di Brugherio. Il 13 marzo 1784 il conte Andreani e i due coraggiosi brugheresi si alzano in volo fino a 1537 metri di altezza e percorrono i sei chilometri che separano la villa da Cascina Seregna di Caponago.

Paolo Andreani ha vinto la sua sfida con il cielo e lo ha dimostrato pubblicamente. Pochi giorni dopo viene accolto in trionfo presso il teatro La Scala di Milano. La sua impresa è sulla bocca di tutti: cronachisti e intellettuali inneggiano alla sua vittoria. Parini dedica due sonetti alla grande impresa del giovane Andreani e lo scienziato Carlo Castelli ricorda così quel giorno:

Spettacolo più grande non erasi presentato allo sguardo di veruno degli innumerabili spettatori, né sensazione maggiore aveva provato il più di loro. Mirare una mole vasta al pari d’un ampio palazzo […] galleggiare, fendere dolcissima il lieve aere, senza che ondeggiamento mostrasse, o moto alcuno […] era portento da fermare, da scotere qualunque cuore il meno sensibile a siffatte impressioni.

 

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