Black Friday: Perché?

Ogni terzo giovedì di novembre, dal 1623 ai giorni nostri, si festeggia il Giorno del Ringraziamento, o Thanksgiving Day, per dirlo in lingua originale. Quel che gli americani sono riusciti ad esportare (o forse, che il resto del mondo è riuscito ad adottare indebitamente) insieme ad Halloween e il caffè annacquato, è il giorno dopo il Thanksgiving Day, ovvero il Black Friday.

Lo shopping e gli sconti

In questo mondo globalizzato, in cui in confini non esistono più, è stato facile per il Black Friday prendere piede in grosse porzioni del mondo. Se il Giorno del Ringraziamento dà ufficialmente il via alle festività natalizie (tanto da sospendere per due mesi la trasmissione delle serie TV),  il Black Friday inaugura un altro aspetto del Natale: lo shopping. E’ infatti tradizionalmente considerato il primo giorno delle compere natalizie. La prima parata di celebrazione del Black Friday risale al 1924, organizzata da Macy’s, ma è negli anni Sessanta che quest’usanza comincia a diffondersi veramente, fino a trasformarsi in una vera propria esplosione, vent’anni dopo, quando comincia a diffondersi anche in altre parti del mondo. Qui inizia una tradizione nella tradizione: la fila fuori dai negozi a partire dalla notte precedente, per essere certi di accaparrarsi i prezzi migliori. Perché questo terzo venerdì del mese non si apre semplicemente la stagione dello shopping natalizio, è anche il giorno in cui i negozi, soprattutto le grandi catene, dedicano ai loro clienti prezzi agevolati, spesso scontatissimi, nel tentativo di vendere il più possibile e in previsione del fatto che il periodo successivo sarà quello più redditizio di tutto l’anno.

Perché black?

Ma perché questo venerdì è considerato black, nero, colore che si associa automaticamente alla sfortuna? L’origine del nome è incerta, ma i filoni principali sono due: il primo farebbe riferimento al traffico e lo smog che necessariamente si creano quando tante persone si muovono per cogliere al volo l’occasione, il prezzo migliore. Il secondo avrebbe un origine forse più storica: negli anni Sessanta, infatti, i colori utilizzati nei registri di vendita erano il rosso, per indicare la perdita, e il nero, per indicare il guadagno. E a partire da quel venerdì, fino a Natale, i conti sono sempre “in nero”. Un altro aspetto molto importante di cui bisogna tenere conto quando si parla di Black Friday è il suo valore per il mondo della finanza: è infatti considerato un importantissimo indicatore di quanto gli americani siano disposti a spendere, che permette di calcolare la capacità di spesa dei cittadini e di conseguenza l’andamento dell’economia.

Il cyber Monday e la situazione in Italia

Ma non c’è solo i Black Friday. Di recente l’e-commerce ha dato una sua personale risposta a questo giorno, con il Cyber Monday: il lunedì subito seguente, in cui gli sconti riguardano per lo più l’elettronica ed esclusivamente gli acquisiti online. E in Italia? In Italia il Black Friday non è troppo diffuso (abbiamo ancora a cuore gennaio e luglio, i mesi degli sconti). Ha attecchito meno rispetto ad altre usanze americane, come ad esempio Halloween. Il fenomeno riguarda soprattuto gli acquisti sul web, anche se girando per il centro delle grandi città sono molti i negozi che riportano in vetrina le loro proposte per il Black Friday.

 

Fonti

Focus

Wired

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