Dicembre: il mese ideale per andare a Williamsburg

I mesi invernali riservano sempre un po’ di tristezza: freddo pungente, giornate uggiose e pomeriggi bui. Ogni volta che arriva dicembre però, come per magia, ci si innamora dei fiocchi di neve, della cioccolata calda, del panettone…e si inizia a pensare al Natale. Bambini e adulti si ritrovano a sognare ad occhi aperti e a sperare di passare un Natale fuori casa, partire e scoprire le usanze natalizie di un altro popolo. Potrebbero arrivare per esempio a Williamsburg, in Virginia, dove è possibile rivivere lo spirito dell’antico Natale.

Ogni anno, a dicembre, Williamsburg diventa un incanto, con le case addobbate e il quartiere storico pervaso dal clima di festa: luci, ghirlande e corolle colorano la città. Durante i freddi pomeriggi, un Holiday Tea, con tè e dolci tipici, è la soluzione più adatta per riscaldarsi prima di partire alla scoperta della città. Luogo da non perdere è il Campidoglio (Capitol), in cui tennero discorsi Thomas Jefferson, 3° presidente degli Stati Uniti d’America, e Patrick Henry, 1° governatore della Virginia.

Girando per la città si trovano diversi laboratori di artigiani, dove non si può non rimanere incantati nel vedere all’opera fabbri, bottai, modiste, ciabattini…

Sicuramente, Natale è il periodo migliore per cenare nelle taverne, intonando, seduti intorno al fuoco, canzoni folk e gustando piatti della tradizione: torte di granchio, pollo alla Glouchester, carne di cervo, spoon bread (pane di farina gialla)…

Le serate invernali sono ricche di eventi, tra cui danze al Campidoglio o concerti al Palazzo del Governatore. Non si può, però, tornare a casa senza aver assistito alla sfilata della Colonial Williamsburg Fifes and Drums per il quartiere storico. Durante il periodo coloniale, questa banda di pifferi e tamburi era essenziale per l’esercito, poiché incitava i soldati alla battaglia; oggi, è composta da ragazzi tra i 10 e i 18 anni, desiderosi di narrare ai visitatori storie sulla musica militare del Settecento.

Williamsburg riserva innumerevoli esperienze ai suoi visitatori, i quali, insieme ai locali, possono divertirsi con i giochi d’epoca, indossare vestiti coloniali o creare decorazioni natalizie (da portare a casa per addobbare l’albero!). La colazione “with the Chefs” offre la possibilità di imparare a preparare tipici dolci coloniali e regala, quindi, l’emozione di sentirsi pasticceri per qualche ora. Questa città, però, è ideale anche per i più piccoli: una colazione con Babbo Natale (Breakfast with Santa Claus) è il desiderio di ogni fanciullo!

A Williamsburg si può vivere realmente l’emozione dell’antica magia del Natale: abitanti del villaggio rallegrano le vie in abiti coloniali; dolci melodie allietano l’atmosfera; pane allo zenzero e sidro caldo riempiono l’aria di profumi dolci; ghirlande, candele e lanterne adornano le abitazioni.

Fonti

Doyle, Craig, Viaggiare nelle Americhe, Mondadori Electa, Milano, 2008

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