Festival Milano Musica presenta Gèrard Grisey

Milano Musica è un’associazione nata per far conoscere la musica del Novecento sotto forme innovative, attraverso un programma molto articolato e mirato a far conoscere i maestri dell’epoca alla generazione di oggi, offrendo spazio, tempo e prospettive nuove.

L’Associazione nasce nel 1990 grazie alla collaborazione tra Duilio Courir, Patrice Martinet e Luciana Pestalozza. Il progetto nasce con la realizzazione della settimana “Boulez a Milano”, su una delle figure centrali dell’esperienza musicale contemporanea, comprendente anche l’esecuzione di Répons. In seguito al grande successo di tale manifestazione, nel 1992 prende vita l’associazione e Paolo Martelli si pone alla guida di questo piccolo gruppo. Lo scopo che si propongono è quello di istituire un festival di musica contemporanea.
Da quel momento, l’Associazione alterna edizioni monografiche a edizioni più “generaliste”. I festival monografici sono stati dedicati a diversi personalità del XX secolo, attirando ogni anno un grandissimo pubblico. Parallelamente, Milano Musica, per creare un rapporto sempre più saldo con il pubblico, aveva ideato un nuovo festival “Percorsi di Musica d’oggi”, con proposte differenziate e destinate a sondare la globalità dei fenomeni musicali e aperte ad autori diversi, anche delle generazioni più giovani.
Quest’anno il Festival di Milano Musica, il 25° Festival, realizzato in collaborazione con il Teatro alla Scala, ha deciso di dedicarsi alla conoscenza di una figura particolare, quella di Gérard Grisey, intitolando il festival ‘Gérard Grisey: intonare la luce’. Grisey è stato un compositore francese, ideatore della musica spettrale.

Le sue composizioni sono state commissionate da diverse istituzioni musicali internazionali, eseguite e programmate in tutta Europa, per giungere poi agli Stati Uniti.
Grisey crea un suo linguaggio musicale basato su fenomeni fisico-acustici; la nascita di questo stile personale trova un punto di partenza nella continua indagine che il compositore francese compie sulla natura del suono. Punto cardine di quanto detto è l’esplorazione dello spettro tra i suoni armonici ed il rumore, concependo quindi un fattore temporale applicato alla scrittura musicale. Esempi di questo studio sono presenti in diversi suoi brani come “Partiels”, la cui parte iniziale è l’orchestrazione degli armonici di un Mi grave suonato da un trombone.
Il fattore temporale trova invece spazio in “Vortex temporum” in cui le figure musicali si scagliano in maniera dilatata o in forma estremamente compressa.
Il suo Genio è interrotto con la prematura e improvvisa morte, nel 1998, dopo la composizione di uno dei suoi grandi capolavori “Quatre Chants pour franchir le Seuil”.
Il Festival presenta un percorso attraverso capolavori del maestro, con uno spazio dedicato ai giovani compositori e ai loro brani, commissionati a livello internazionale.
“Vi è un pensiero musicale che sovverte radicalmente i paradigmi dell’avanguardia musicale e ritrova riferimenti forti nella natura, ovvero nella materia sonora. Il programma esplora i sottili riferimenti al mito presenti nell’opera di Grisey e li annoda alla metafora luminosa che ispira l’immaginario acustico di molti suoi brani in una mappa che esprime il sogno di questo autore: intercettare la pulsazione profonda che anima e accomuna le forme della natura e le forme dell’arte.”

I concerti saranno 20 in totale, seguiranno 5 incontri formativi sulla personalità del compositore francese: 8 prime esecuzioni assolute, 2 prime esecuzioni in Italia, di cui 5 commissioni di Milano Musica.
Da lunedì 13 novembre a martedì 21 vi aspetta un viaggio tra luce e ombra, suoni e rumori di un grande compositore come Gérard Grisey.
“Ogni suono e ogni insieme di suoni è provvisto di un suo proprio grado di ombra e di luminosità”. Gérard Grisey.

 

 

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