Un tesoro nascosto nella verde Umbria

L’Italia è piena di tesori nascosti, ossia luoghi magnifici che sono lontani dalle grandi rotte del turismo. Forse è proprio la distanza rispetto ai grandi centri e alle zone più conosciute a rendere unici questi posti. Le regioni centrali sono particolarmente ricche di città e monumenti che la maggior parte degli italiani non conosce.

Il borgo di Titignano rientra alla perfezione in questa categoria. Infatti il piccolo agglomerato urbano di epoca medioevale che sorge all’interno dell’area del Parco Fluviale del Tevere in Umbria, non può che essere definito un tesoro nascosto. Nascosto soprattutto dal punto di vista geografico perché è isolato a metà tra Todi e Orvieto, e la strada per arrivarci è molto impervia. Nonostante questo, il paesaggio naturale e la bellezza che si possono ammirare una volta arrivati ripagano gli sforzi fatti. Dopo aver percorso gli ultimi 3 chilometri di strada sterrata tra vigne e boschi, ci si ritrova immersi in un paese in cui il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa. Il palazzo, gli edifici e la chiesa sono rimasti intatti nel corso degli anni, e non vi sono costruzioni moderne. Proprio per questo sembra di essere in un’epoca lontana. Dal borgo è visibile il lago di Corbara, intorno al quale sorgono molti vigneti, ed il panorama è così ampio che se si guarda oltre l’orizzonte in lontananza si può addirittura scorgere una rocca sulla quale sorge Orte.

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Credits: anteater.org.uk

La storia di questa località affonda le sue radici nel X secolo quando Farolfo di Montemarte vi costruì il castello nell’anno 937. La famiglia Montemarte di origine francese, venne in Italia a seguito di Ludovico II re di Francia. L’antica costruzione fu a lungo contesa fra la guelfa Orvieto e la ghibellina Todi. Successivamente tra il XVI e XVII secolo, fu trasformata in un grande palazzo con un piccolo borgo che ne costituisce la corte. Nel 1830 il Principe Don Tommaso di Filippo Corsini di Firenze, lo acquistò ad un’asta a lume di candela dallo Stato Pontificio che lo aveva confiscato alla famiglia Montemarte.

L’attuale erede anni fa ha deciso di impiegare le strutture di Titignano per mettere in piedi un agriturismo ed un’azienda agricola che si estende lungo la valle del Tevere. Uno splendido esempio di valorizzazione dei prodotti locali e del territorio, che dal punto di vista paesaggistico ha tanto da offrire.

Credits: rossiniphotography.it

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