Dal fashion gourmet al taste tourism: quando il cibo fa business

Il primato del Belpaese nelle mille sfaccettature del gusto ci accompagna ormai da secoli: alcuni settori di punta del Made in Italy affermatisi anni fa riescono ancora ad ergersi come dei punti fermi nella tradizione nostrana. Ultimamente risulta aver attirato nuovamente particolare attenzione nel campo dell’economia un caposaldo, che trova continue rivisitazione ed attuazioni: il ramo del food.

Prime tra tutte a portare in auge ed al massimo livello di raffinatezza i prodotti culinari italiani sono le grandi case di moda, le quali da anni, con la diffusione di ristoranti lussuosi gestiti da stilisti di fame internazionale, garantiscono un apporto di massima qualità al settore del gusto, tanto caro al Belpaese. Giorgio Armani, Roberto Cavalli, Fendi e tanti altri si sono messi al servizio del cliente per una esperienza che possa coinvolgere tutti i sensi, in modo travolgente e – ovviamente – con classe. Ma la scommessa delle maison non si ferma qui: non sono pochi gli imprenditori del campo della moda che hanno deciso di lanciare delle linee food&beverage di prodotti nostrani. Tra questi possiamo citare l’esperimento di Trussardi, che ha confermato per l’ennesima volta la scelta della via del pregio, con un esperimento che lancia in corso l’agile ed elegante levriero: il simbolo della maison verrà impresso sulle etichette di una serie limitata di bottiglie di olio, vino e caviale, attentamente selezionati e già precedentemente utilizzati nei ristoranti Trussardi. L’idea appartiene a Luca Cinacchi, brillante manager del settore, il quale ha sottolineato come tale connubio derivi da una forma di fiducia e profonda affinità tra i vari brand.

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Ma lo slancio creativo degli imprenditori italiani non termina qui: Il Taste Tourism è un settore in continua crescita. La riscoperta di questo must si deve anche allo straordinario successo ottenuto da cuochi italiani tramite programmi televisivi di ampio raggio: oggi si può parlare di chef come di vere e proprie star televisive, in altri casi di celebrità di notevole successo. Che si tratti di fenomeno popolare del momento, o profonda riscoperta della tradizione, i dati parlano chiaro: in Italia cresce del 12% all’anno il turismo enogastronomico. Prendendo in considerazione i risultati raggiunti dai ristoranti stellati, il giro di affari si aggirerebbe intorno ai 282 milioni di euro. Ovviamente tra i prodotti di maggior successo sono presenti vino, formaggio e olio d’oliva, protagonisti di itinerari che attirano turisti da tutto il mondo.
Trend del momento? Non possiamo dirlo con esattezza. In ogni caso tale riscoperta si propone come un simbolo di un ingegno creativo che non si abbandona a se stesso, di un’imprenditorialità volta alla valorizzazione di una tradizione fondante della nostra cultura. Una piacevole sorpresa.

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