Hangzhou – la perla della via Lattea

Hangzhou

Il pomeriggio del 5 settembre a Hangzhou, si è concluso l’11° Summit del G20. Si tratta dell’undicesimo incontro del gruppo dei 20 e del primo tenutosi in Cina. Durante questo congresso sono stati discussi molti argomenti, anche se la conquista più importante sembra essere l’adesione della Cina e degli USA agli accordi di Parigi, i quali stabiliscono il dovere per i paesi membri di ridurre di sei volte le loro emissioni climatiche. Decisone curiosa per una città che ha deciso di fermare completamente la produzione delle fabbriche per una settimana per poter avere il cielo azzurro durante il summit. La stessa cosa era avvenuta a Pechino in occasione delle olimpiadi. Il clima in Cina è davvero terribile, afosissimo e il cielo azzurro è quasi un miraggio. Nonostante ciò, i pregi della Cina sono tanti e tante sono le cose da vedere nella stessa Hangzhou.

Credits: Paola Colombo
Credits: Paola Colombo

Hangzhou nell’antichità fu fra le sette capitali della Cina, mentre ora si presta a divenire una tra le città più industrializzate e all’avanguardia del mondo. Da vedere assolutamente è il lago dell’Ovest, su cui si affaccia la città. È stato annoverato fra i beni dell’UNESCO ed è considerato un prototipo di bellezza paesaggistica. La leggenda narra che sia stato generato dalla caduta di una perla della via lattea, sicuramente un’idea molto romantica che rende l’idea del suo fascino. Su una delle colline a sud-ovest del lago, viene prodotta una qualità di tè dall’aroma delicato, una tra le più rinomate della Cina. Il tè del pozzo del drago.
Per quanto riguarda i monumenti invece, il più noto è la pagoda delle sei armonie. È alta 60 metri, ha 104 campanelle e sempre secondo la leggenda, ha la capacità di lavare via i peccati delle persone a mano a mano che esse salgono fino alla cima.

Credits: Paola Colombo
Credits: Paola Colombo

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