Il mistero della casa di Leonardo a Milano

Se si pensa a una casa di Leonardo da Vinci a Milano, subito il pensiero corre a quella che oggi viene chiamata la “Vigna di Leonardo”, una piccola vigna collocata nel cortile della bellissima casa degli Atellani in pieno centro a Milano, tappa irrinunciabile per i milanesi e i turisti, visitabile con tanto di occasionali visite guidate all’interno della casa ancora abitata dagli eredi dell’architetto Piero Portaluppi, il quale negli anni ’20 e ’40 del Novecento ne curò la ristrutturazione.

Assai meno nota è invece la vicenda di un edificio, la cosiddetta Cascina Bolla, collocata tra via Spagnoletto e via Paris Bordone, che la leggenda vorrebbe essere stata l’abitazione di Leonardo mentre era impegnato nell’esecuzione dell’Ultima Cena in Santa Maria delle Grazie.

Leonardo giunse a Milano intorno al 1482, mandato da Lorenzo il Magnifico come rappresentante dell’egemonia culturale che Firenze vantava sugli altri Stati italiani; qui lavorò per gli Sforza, in particolare Ludovico il Moro, e nel 1494 ricevette da questo la commissione per l’Ultima Cena da affrescare sulla parete del refettorio del convento annesso alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, a cui era particolarmente legato.

La vicenda di Cascina Bolla è sempre rimasta misteriosa, furono due tecnici, un geometra e un ingegnere, nel 1983 a sostenere l’ipotesi che fosse stata la residenza di Leonardo, tanto è vero che dall’entrata di via Paris Bordone è presente una targa con scritto che l’artista vi risiedette dal 1493 al 1499. Sempre loro, inoltre, sostennero che dai sotterranei della cascina partisse un lungo cunicolo segreto che portava direttamente al Castello Sforzesco.

Due anni fa, nel 2014 la casa tornò a essere oggetto di attenzione da parte della stampa in quanto, dopo decenni di vincolo perché ritenuta residenza viscontea, fu messa in vendita. Questa storia non è mai stata chiarita, né confermata né smentita, vero è che è molto difficile da sostenere, soprattutto l’esistenza del tunnel sotterraneo è ormai quasi completamente esclusa. Gli storici dell’arte tendono a smentire anche l’ipotesi che la casa fosse abitata dal maestro in quanto verosimilmente, come avveniva sempre all’epoca, questo risiedeva in un appartamento della corte sforzesca.

Nonostante queste smentite, l’edificio rimane interessante e bellissimo nella sua particolarità, e di sicuro merita una visita veloce se si passa in zona. Ormai dell’aspetto originale quattrocentesco ha assai poco, e tuttavia mantiene ancora la struttura di piccolo castello tardogotico, anche se degli affreschi che la ricoprivano e del porticato originale fatto ad archi non rimane nulla. Nel corso dei secoli la struttura fu fortemente danneggiata da terremoti, dai diversi passaggi tra proprietari che ne fecero un oratorio, poi una cascina fino a quando fu comprata dal governo fascista, razziata e smantellata durante gli anni ’30. Ciò nonostante, tutto questo rende la Cascina Bolla assai affascinante.

La vostra prossima visita a Milano merita certamente una tappa presso questo edificio ancora così ricco di mistero, per poi proseguire verso le altre del genio toscano presenti nel territorio.


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