OPEN DI ANDRE AGASSI

«Odio il tennis, lo odio con tutto il cuore, eppure continuo a giocare, continuo a palleggiare tutta la mattina, tutto il pomeriggio, perché non ho scelta. Per quanto voglia fermarmi non ci riesco. Continuo a implorarmi di smettere e continuo a giocare, e questo divario, questo conflitto, tra ciò che voglio e ciò che effettivamente faccio mi appare l’essenza della mia vita…»

E’ così che si presenta Andre Agassi nella sua entusiasmante biografia scritta in collaborazione con il giornalista e scrittore Pulitzer J.R. Moheringer. Open, pubblicata nel 2011 da Einaudi nella collana “Stile Libero”, ripercorre tutte le tappe della vita di uno dei più grandi campioni del tennis. A partire dall’infanzia e dal padre ossessionato da questo sport che lo vuole numero uno al mondo ad ogni costo, obbligandolo ad allenamenti disumani come colpire 2500 palline al giorno e la solitudine assoluta. Così Agassi cresce, in questo campo enorme che gli nega qualsiasi forma di adolescenza portandolo ad un atto di ribellione come ossigenarsi i capelli, farsi l’orecchino e presentarsi al torneo di Wimbledon del ’92 in jeans.

Ho sempre avuto questa sensazione, anche quando giocavo, voi sentivate che ce la mettevo tutta, che cercavo una quadratura, di mettere i pezzi insieme, anche nella vita. Ci mettevo passione, voglia, allenamento, pure nei miei sbagli. Ero disturbato, ma voi sembravate non farci caso. Davo l’idea di un bullo arrogante, ero solo pieno di ansie. C’è gente che dentro il campo rinasce, diventa leone, si sente finalmente bene, io invece stavo male da cani.(…) È stato brutto vivere così, anzi patire.”

Un libro che racconta la storia di un uomo e dei suoi trionfi su un campo contro Pete Sampras, il nemico di una vita, al pari passo con le cadute della vita come il disastroso matrimonio con Brooke Shields: “Toccare il fondo può essere confortevole perché almeno ti puoi riposare. Sai che non andrai da nessuna parte per un po’”. Racconta di droghe usate per dimenticare tutto ciò che, di brutto, gli passava per la testa. Racconta però anche di come poi Agassi ha trovato l’amore nella sua collega tennista, Steffi Graf, e successivamente per i loro due figli.

La storia di un uomo semplice che aveva di tutto ma, in fondo, desiderava solamente liberarsi dai suoi demoni, un uomo capace di ammettere che se le vittorie sono così dolci, sul campo e nella vita, è solamente grazie alle amare sconfitte. Una vita di alti e bassi; tutti affrontati con la giusta misura e con il giusto peso. Non è il solito libro sullo di sport, bensì su un uomo e il suo percorso.

A cura di Greta Cavallè

 

 

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