Giochi di prospettiva

Giovani notti di strade immense,

venti di poppa e guardie forensi,

giorni di bellezze dai fulmini ardenti,

dai giochi e dai venti non fummo spenti.

Dall’alto dei piani mi guardasti errare,

ti vidi anch’io, tra l’incanto dei rami,

le auto della sera, gialle e sfuggenti,

e i tuoi occhi veraci tra il sibilio delle genti.

Borse e cani, giacche e cappucci,

fuggi dal mondo tu che l’atroce induci,

lascia ai cardellini il destino immenso,

e a me il profumo delle tue labbra splendenti.


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Crediti

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