Una barca nel bosco – A tutti coloro che preservano se stessi

di Clara Incerpi

A tutti coloro che amano le isole

o che sono, essi stessi, un’isola.

 

È questa la prefazione che ci accoglie – questo il senso del romanzo stesso – scritto da Paola Mastrocola e pubblicato nel 2003 dalla casa editrice Guanda

cover

In una società che ormai deride e spezza le ali al genio dell’originalità c’è sempre qualcuno che lotta per rimanere se stesso, colui che vuole essere, esistere per quella che è la sostanza più chiara della sua anima.

Questo libro ci racconta la storia di Gaspare Torrente, figlio di un pescatore e aspirante latinista, un talento che rischia di andare sprecato. Egli approda a Torino da una piccola isola del Sud d’Italia, ed è un ragazzo capace di volare alto. A tredici anni traduce Orazio e legge Verlaine, ciò che si merita è un liceo, che lo conduca dove può arrivare. Ma non sempre l’ambiente o le persone incoraggiano e aiutano ciò che sei, la comprensione, spesso data per scontata, mai lo è in verità.

Gaspare entrando al liceo non trova maestri di vita, ma insegnanti di grande pochezza, impegnati a imbastire compresenze, a sostituire le grammatiche con i programmi “agili e flessibili”. Quindi eccolo qui, spaesato, tra compagni che rifiutano la sua originalità nascondendosi dietro alla propria omologazione, adulti stessi che non comprendono, non vogliono farlo, perché spesso il comprendere richiede troppo sforzo. Egli è fuori moda, fuori tempo, fuori posto: un pesce fuor d’acqua, una barca nel bosco.

E così, come in una specie di mondo alla rovescia, Gaspare deve andare contro se stesso per incontrare gli altri. Abbandonare i suoi 10 in latino ed imparare a giocare alla Play Station. E se la scuola tradisce le sue aspettative, qualche anno dopo l’università farà ancora peggio. Ma proprio quando tutto sembrerebbe perduto la vita regala al nostro protagonista una svolta sbalorditiva, tutto a partire da un piccolo pioppo comprato anni prima…

Questa è la storia di uno straordinario riscatto etico, tenace battaglia contro una società dura a cambiare, schiava dell’abitudine, che sa riconoscere solo ciò che viene dato per scontato da ormai troppo tempo, tanto che sembra quasi “normale”.

L’autrice riesce a cogliere il così detto percorso di “sformazione” del protagonista, dipingendolo con la giusta ironia ma pesandolo anche della giusta drammaticità. Un libro da non perdere assolutamente.

 

Crediti immagini:

  • Immagine di copertina (link)
  • Immagine interna (link)

 

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