Il rock graffiante di Silversnake Michelle

Chi ha detto che una mamma di 39 anni anni non possa diventare una cantante rock?

Silversnake Michelle, ha sì iniziato la sua carriera nel mondo del lavoro come avvocato, ma ha proseguito come cantante. E nessuno si azzardi a chiederle “si questo è un hobby, ma qual’è il tuo vero lavoro?”, perché è questo il suo vero e unico lavoro.

Noi de LoSbuffo l’abbiamo incontrata e ci ha raccontato di sé e della sua musica.

Breve profilo biografico di Michelle

Nata a Torino, dove ha studiato legge ed ha avuto delle esperienze di teatro (è stata Puck in “Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare), si è poi spostata a Milano dove nel 2010 ha preso parte ad un programma di studio corale come soprano ai Civici Cori di Milano.

Nel 2012, ha deciso che la lirica non faceva per lei ed ha intrapreso degli studi di canto moderno con Dino Brentali. La sua passione per la musica e la voglia di emergere e creare un suo percorso musicale l’ha spinta a seguire dei corsi di etnomusicologia e ha sostenere un esame di teoria musicale al conservatorio.

Grazie a questi studi, Micaela è pronta ad intraprendere il suo percorso musicale come Silversnake Michelle, che inizia nel 2013.

Che genere di musica compone Silversnake Michelle?

Già da se, il nome d’arte racconta molto di Micaela. Il nome nasce infatti dall’ammirazione per un animale straordinario e ricco di significati simbolici e da un colore, l’argento, che le ricorda il luccichio della musica e del rock anni ’80. Le canzoni, infatti, hanno melodie e arrangiamenti che ricordano il rock anni ’80, con contaminazioni celtiche e gotiche. Il dualismo è la caratteristica principe di questa cantante, e lo snake del suo nome ne è l’indizio numero 1. Simbolo negativo nella cultura occidentale, visto come demonio tentatore, in India è invece venerato come un dio. Inoltre, associato a molte culture e religioni l’Uroboro (il serpente che si mangia la coda) è il simbolo della vita, della morte e della rinascita che guida verso l’immortalità.

Ma la dualità si vede anche nel suo lavoro. Autrice sia della melodia vocale che dei suoi testi, da’ anche le indicazioni per il tipo di arrangiamento a Dario Arena, alla chitarra, e a Daniele Marchetti, tastiera e chitarra. I testi li scrive in inglese per vari motivi.

La prima canzone, Silversnake, la scrisse insieme al fratello quando era ancora adolescente. L’inglese di per sé rende il significato dei suoi testi più oscuro e meno repentino. Oscurità espressa letteralmente in uno dei suoi pezzi I steal the sun.

Il rock come “catarsi”

Tutti i sui testi e la sua musica sono però accomunati da una sola caratteristica che è quella di graffiare chi ascolta e dargli uno scossone. Ed il rock è perfetto proprio perché istintivo, liberatorio, impressive, d’effetto.

Ama tutto ciò che è al di fuori delle regole e dei sistemi tonali. Anche per questo Silversnake Michelle ama le contaminazioni culturali ed è molto interessata alla musica Indiana e Celtica. Numb è appunto un esempio di questa contaminazione che unisce il rock alla musica celtica. Ha anche in programma di inserire la musica indiana nei nuovi pezzi ed è in cerca di un suonatore di Sitar. Nelle sue sperimentazioni musicali c’è anche in progetto l’utilizzo della scala musicale araba.

A proposito di contaminazioni culturali, Silversnake Michelle è stata anche negli Stati Uniti, dove è stata invitata a suonare Live in diversi programmi. È stata un’esperienza importante, soprattutto perché le ha mostrato un mondo della musica molto diverso da quello a cui siamo abituati in Italia.

FONTI

SilverSnakeMichelle

Intervista con la rocker

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