I sognatori, di Bernardo Bertolucci

Parigi 1968, lotte operaie e studentesche si stanno muovendo e agitando. Si ha voglia di cambiamento, di diritti e libertà.

Isabelle e Théo sono fratelli gemelli, appartenenti alla borghesia parigina e folli amanti insaziabili del cinema. Conoscono durante un’occupazione della Cinematheque Matthew, uno studente americano tanto appassionato del grande cinema d’autore quanto loro. Lui è la voce narrante della storia. Lui ci conduce nel sensuale e misterioso mondo di Isabelle e Théo, due metà di una persona sola, che ogni notte dormono nudi e stretti uno accanto all’altra legati in un abbraccio carnale e puro. Non possono separarsi, allontanarsi, pensano allo stesso modo, condividono tutto. Sono un unico corpo, un’ unica anima.

Matthew fin dalla prima volta in cui li incontra, si invaghisce di loro, ne è attratto e si innamora istantaneamente. Isabelle falsamente incatenata al cancello della cineteca con i suoi grandi occhi blu che lo trafiggono l’istante stesso in cui si posano su di lui, il basco rosso e la sigaretta in bocca, e Théo, intellettuale e distante, appare bello, sfuggente.

Tutto comincia quando per motivi di lavoro, i genitori si allontanano dalla città per qualche tempo e Isabelle e Théo invitano Matthew a trasferirsi nella loro antica e decadente casa. Rinchiusi nel loro appartamento e poco consapevoli di quello che sta accadendo al di fuori delle loro vite, proseguono un sottile gioco intellettuale e affascinante. Ideato dai due fratelli, il gioco consiste nell’indovinare scene tratte da celebri film interpretate a turno da uno di loro. Ma chi perde riceve una penitenza e la subisce senza poter scegliere. Così Matthew con il trascorrere dei giorni si abbandona completamente a loro, ai loro giochi infantili, alla loro libertà. Insieme esplorano il piacere, vorticoso e sconfinato, lo inseguono.

Vivono di sogni, di amore, di arte, di loro stessi, ma non vivono la realtà. Théo parla di politica, di comunismo, ha nella sua camera immagini che ritraggono Mao Tse Tung, dice che sarebbe epico un film su di lui e le guardie rosse, però non va in strada a manifestare, non prende parte alle proteste, è solo spettatore di quanto accade.

Nel loro mondo nessuno è ammesso, l’esterno sembra scomparire, il giorno e la notte non esistere più. Il loro rapporto assoluto, innocente, estremo, ideale è tutto. Finché una sera durante un corteo viene lanciato un sasso che rompe la finestra del salotto dove stanno dormendo Isabelle, Théo e Matthew, risvegliandoli improvvisamente dal loro sogno reale per riportarli violentemente in quel presente cui erano diventati estranei, che è destinato a dividerli. Perché il legame che unisce in modo così profondo e incondizionato Isabelle e Théo non potrà mai completamente essere condiviso con altri.

I film di Bernardo Bertolucci, non si riescono a dimenticare .

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