Shakespeare

Shakespeare: 400 anni e non sentirli

William Shakespeare

William Shakespeare, al pari della Bibbia, è considerato un pilastro del colonialismo inglese. Inoltre, la dubbia data della sua nascita e della sua morte, è stata fatta coincidere con il 23 aprile, giorno in cui si celebra San Giorgio – L’Inghilterra dunque, si dedica alla preparazione della celebrazione del 452° anniversario dalla sua nascita e il 400° dalla sua morte.

La cosa più interessante è che non abbiamo nemmeno tutta questa certezza che sia mai esistito. Dal Melchiori, uno dei massimi esperti, acquisiamo infatti la teoria – piuttosto fantasiosa, aggiungerei –  che probabilmente William Shakespeare fosse un nome-schermo di un attore, dietro al quale altri personaggi si facevano scrupolo di rivelare la loro identità: chi per ragioni politiche, chi per dignità di rango.

Naturalmente è più affascinante pensare che il globo abbia avuto la fortuna di ospitare un “uomo di teatro” dei suoi calibri. Non a caso lo chiamo così – “di teatro”. L’autore delle più grandi opere che i professori ci inducono a leggere, non era assolutamente interessato a pubblicare.– Shakespeare voleva portarci a teatro non farci leggere!

Macbeth e Hamlet

Oggi il mondo non è ancora stanco del drammaturgo: durante l’inizio del 2016 sono previste le uscite di rivisitazioni dei film di Macbeth e Hamlet, due delle sue più conosciute opere. Per quanto riguarda la prima, assistiamo alla storia di un re improvvisato che, influenzato dalle streghe, decide di abbattere il vecchio sovrano e usurpare il trono di Scozia. E’ reputata una tragedia in cui tuttavia è presente un lato dolce, tipico di un romanzo rosa, che mai vi saresti aspettati: Lady Macbeth, è vista come la donna più devota al marito tra i personaggi dell’autore.

Colei che vende la sua anima buona al fine di raggiungere l’obiettivo del marito. Uccide, mente, fino a raggiungere la follia, culminante in una delle scene più drammatiche dell’opera.  – Per questo San Valentino dunque, prendete spunto dal romanticismo di Macbeth, piuttosto che di Romeo and Julieth.

Essere o non essere?

Per quanto riguarda Amleto, non basterebbero 2000 caratteri per provare a spiegare la profondità dell’opera teatrale: non si tratta solo di “Essere o non essere?”. La follia, il suicidio e la misogenia sono temi nascosti – e totalmente attuali – tutti da scoprire.
Si tratta di un principe, destinato ad essere tale. Suo padre è stato ucciso da suo zio, il quale si appropria del regno di Danimarca e sposa sua madre. – Ammettiamolo… Chi non ha mai desiderato una mamma in stile Brooke Forrester?

Pensate che è stato ipotizzato che sia stata usata la figura del Principe di Danimarca per parlare del complesso di Edipo. Il rapporto morboso con la figura materna e il suo pensiero sulla fragilità della donna sono i capisaldi di questa teoria.
Sicuramente la regia di Justin Kurzel per Macbeth e l’interpretazione di Cumberbatch di Amleto renderà giustizia ai copioni.

Secondo ilSole24ore partecipare ad un evento inerente a Shakespeare è uno dei must del 2016. Per chi fosse un turista di nicchia, Stratford-upon-Avon è ricchissima di percorsi e itinerari per appassionati: rappresentazioni delle più grandi opere e case-museo dello stesso playwriter o di sua moglie Anne, così da sentirsi avvolti dalla grande arte che veniva creata e poi sviluppata sul palco.

Il teatro naturalmente è cambiato. Shakespeare è stato criticato nel ‘700, esaltato nell’800 e ridicolarizzato nel ‘900.
Noi lo consideriamo come modello, capostipite del teatro e specialmente “cuore di attore avvolto in pelle di drammaturgo”: sue citazioni sono presenti in pubblicità, compagnie teatrali riproducono ancora le sue opere e il cinema è pieno di sue idee. Le sue novità sono efficaci anche oggi.
La sua genialità è ancora tra noi.

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