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ECONOMIA-POLITICA-GIUSTIZIA CON FRENO A MANO

Di Andrea Ancarani

È tema recente lo scontro tra la politica e la giustizia su temi come la rapidità delle sentenze e l’efficienza del settore giudiziario da una parte, e la presunta corruzione dilagante ed endemica dall’altra. Tuttavia si tende a dimenticarsi di un braccio di ferro ben più importante e spesso più taciuto: quello presente tra la spinta alla libera impresa e i numerosissimi casi di mala giustizia e eccessiva burocrazia.

In un paese come il nostro, in difficoltà economica, con una criminalità organizzata ormai endemica ed una classe politica che spesso si è rivelata incapace di gestire le problematiche presenti, ecco che la libertà di impresa (il passaggio della capacità imprenditoriale che dà impulso all’economia dal pubblico al privato) potrebbe davvero cambiare le carte in tavola e fornire una valida risposta al problema della crescita nel nostro paese. Purtroppo però i paletti su questa strada sono numerosi.

Se da una parte l’articolo 41 della Costituzione italiana garantisce l’iniziativa economica come “privata e libera”, dall’altra viene specificato come la legge possa determinare i programmi e disporre i controlli opportuni per regolare l’attività economica pubblica e privata, di fatto ponendo un “freno a mano” alla libera impresa.

Infatti, il percorso legislativo ha interpretato in modo diverso l’art. 41, permettendo un’ingerenza dello stato che va ben oltre l’attività regolatrice. Di fatto ha disposto una fitta rete di regole e obbligazioni gravanti principalmente sulle Pmi che avvertono l’eccessiva burocrazia come una tassa occulta alla propria attività. Su tale attività grava inoltre l’insicurezza delle sentenze e l’inaffidabilità del sistema giudiziario in generale.
Sebbene si tendano a vedere questi argomenti come distaccati e svincolati l’uno dall’altro, una giustizia efficiente e efficace potrebbe porre rimedio alla corruzione politica e fornire un valido supporto all’attività imprenditoriale (in un paese come l’Italia dove spesso bisogna aspettare 12 anni per una sentenza). Così come un sistema politico più sano possa garantirebbe il corretto funzionamento dell’economia e della giustizia.

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