Cos’è il Bloomsday e perché si festeggia

di Martina Rossi

“Today 16 of June 1924 twenty years after. Will anybody remember this date?” (dal diario di James Joyce, 16 giugno 1924)

Giugno è un mese molto importante per la città di Dublino e per lo scrittore che meglio è riuscito a catturare la sua essenza e l’anima irlandese: James Joyce. In particolare, il 16 giugno si celebra il “Bloomsday“, una festa che coinvolge tutta la città e attira turisti, ammiratori e lettori affezionati da ogni parte del mondo.

Il 16 giugno è la data in cui si svolge la trama di Ulysses, il famoso e colossale ─ nella sua accezione letterale e metaforica ─ romanzo di James Joyce, pubblicato per la prima volta nel 1922. Lo scrittore scelse proprio questa data per la sua grande opera perché in quello stesso giorno, diversi anni prima, aveva avuto il primo appuntamento con la futura moglie, Nora Barnacle.

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Il protagonista di Ulysses si chiama Leopold Bloom, e da qui viene il nome della celebrazione, “Bloomsday”. In un intreccio di trame, pensieri, tecniche narrative, riferimenti letterari e non, il filo rosso del romanzo vede Leopold Bloom aggirarsi per una Dublino degli anni Venti, alle prese con la quotidianità caotica delle nuove metropoli, toccando diverse tappe: dal pub alle vie cittadine, alla biblioteca, al cimitero, al bordello, fino al ritorno a casa. L’obiettivo del “Bloomsday” è proprio quello di riportare in vita l’atmosfera del romanzo, sulle strade della sua unica e inimitabile cornice: Dublino.

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La prima celebrazione risale al 1954, quando un piccolo gruppo di lettori di Joyce si riunì, in quel giorno speciale, e seguì i passi di Leopold Bloom in giro per la città, come in una sorta di pellegrinaggio. Da allora in poi, i festeggiamenti in onore di uno dei maggiori scrittori irlandesi è diventata una tradizione per la città.

Dagli anni Cinquanta ad oggi, il “Bloomsday” prevede a Dublino un gran numero di attività culturali in tutta la città: letture pubbliche di “Ulysses”, mostre, drammatizzazioni di scene del libro, discorsi, ospiti. Gli amanti più accaniti dello scrittore irlandese indossano costumi ispirati alla moda dell’epoca, e molti seguono il percorso dell’eroe del romanzo, toccando i punti della città in esso descritti, nei quali è organizzato un qualche tipo di evento.

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Il 16 giugno, inoltre, è celebrato in molte città del mondo con eventi a tema Joyce. In Italia, è Trieste a ospitare questa festa: a Trieste, infatti, Joyce visse per lunghi periodi dal 1906 al 1920, e scrisse i suoi capolavori, tra cui Dubliners e, appunto Ulysses. Quest’anno per il “Bloomsday” il Museo di Joyce ha organizzato un gran numero di eventi che avranno luogo dal 16 al 19 di giugno, tra cui conferenze, spettacoli teatrali, proiezioni e discussioni. Un episodio in particolare del romanzo è messo al centro della manifestazione, nelle sue diverse ricorrenze: quest’anno è stato il turno dell’undicesimo, il capitolo “Le Sirene”.

Per gli amanti del libro, ma anche per chi lo conoscesse poco, è ogni anno un’occasione per immergersi nell’atmosfera di un romanzo che, per quanto complesso, riesce a dimostrarsi anno dopo anno pieno di vita.

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