Naturopatia: meditazione e altri rimedi

Federica Schirripa alla prima lezione del suo corso di meditazione accoglie i curiosi con un sorriso e una tisana rilassante. Nel 2008 cominciò a Milano un percorso di formazione presso la Scuola Italiana Medicina Olistica, in cui conseguì una specializzazione in Tecniche Manuali e Iridologia. È una Naturopata, dunque. Naturopatia, questa sconosciuta. In cosa consiste, a chi si rivolge, ma soprattutto… cos’è? In Italia, solo un nome vagamente comprensibile: a causa di un vuoto normativo che ne riconosca metodologie e professione, la Naturopatia infatti è lontana dall’essere conosciuta. Scopriamone finalità e nozioni basilari attraverso le parole della specialista.

 

Benvenuta Federica. Partiamo dal principio: cos’è la Naturopatia e a chi si rivolge?

La Naturopatia è una disciplina naturale che ha come obiettivo quello di stimolare l’innata capacità di autoguarigione del corpo che ognuno di noi possiede. Si avvale di diversi strumenti che, in base alle esigenze, si possono utilizzare singolarmente o in differenti combinazioni: fiori di Bach, riflessologia plantare, cromopuntura, intolleranze alimentari, fitoterapia, iridologia…

La Naturopatia vede l’individuo come un insieme di corpo, mente, emozioni e spirito; di conseguenza considera la malattia come la manifestazione di uno squilibrio di tutte le parti che costituiscono l’essere. Pertanto il Naturopata andrà a trattare il sintomo ricercando la causa generante che, anche nel caso di una stessa sintomatologia, sarà differente da persona a persona. Così il trattamento benessere avrà lo scopo di ristabilire l’equilibrio a livello fisico, psichico, emotivo e spirituale in modo che la nostra capacità di autoguarigione sia libera di agire.

La Naturopatia si rivolge a tutti coloro che hanno desiderio di migliorare la qualità della loro vita.

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, un buon equilibrio energetico Yin-Yang garantisce armonia e benessere psicofisici. Quanta Cina c’è in Naturopatia?

Esattamente. Dietro questa semplice affermazione in realtà c’è dietro un mondo: equilibrio yin/yang nell’alimentazione, equilibrio yin/yang nei ritmi come fame/sazietà, lavoro/riposo, equilibrio yin/yang nel rapporto con gli altri attraverso il dare e il ricevere. In Naturopatia ogni operatore sceglie a quali discipline affidarsi per fare una valutazione energetica della persona che ha di fronte: nel mio caso la Medicina Tradizionale Cinese ha una grande importanza, anche se spesso utilizzo più strumenti per avere una conferma della causa generante dello squilibrio presente.

I Chakra sono importanti nella riflessione naturopatica? C’è un legame tra Naturopatia e Induismo?

No, non è fondamentale la presenza della valutazione dei Chakra in un Consulto Naturopatico. Come dicevo, ogni Naturopata sceglie quale strumento utilizzare per la valutazione energetica e per la strategia di riequilibrio.

Per quanto mi riguarda i Chakra mi hanno sempre molto affascinato, tanto da creare corsi per farli conoscere a chiunque abbia un’attrazione per questo mondo. La Naturopatia per come la vivo io non è legata a nessun credo, religione o regola se non quella del rispetto e del sostegno di chiunque chieda di essere aiutato.

Quanto conta l’attività di Meditazione nel ripristino dell’ “equilibrio energetico” del corpo?

La Meditazione e il Rilassamento secondo me sono fondamentali: ogni tensione fisica e psichica crea blocchi che non permettono il fluido movimento delle nostre energie, rallentando così il processo di riequilibrio energetico. La Meditazione è un ottimo strumento per imparare a rimanere nel qui ed ora, presenti a sé stessi, centrati, in ascolto ed accettazione di ciò che c’è. Tutte basi per vivere una vita piena ed equilibrata.

Quanto è importante l’esperienza personale del Naturopata nel percorso di cura del paziente?

Sicuramente è molto importante l’esperienza del Naturopata, anche se secondo me gli aspetti determinanti nel percorso verso il benessere sono altri.

In un percorso Naturopatico è fondamentale che il cliente provi fiducia e empatia verso il Naturopata a cui a scelto di affidarsi. É fondamentale anche che il Naturopata abbia percorso un cammino di evoluzione personale che lo abbia portato ad un’accoglienza e un ascolto sincero e di cuore dell’altro. Questo perchè l’unica energia che cura è l’energia dell’amore, energia che tutto accoglie e sostiene incondizionatamente.

La sapienza e l’esperienza del Naturopata sicuramente servono molto ma nulla possono senza una connessione di cuore tra cliente e Naturopata.

Quale consiglio sente di dare a curiosi e scettici che si approcciano per la prima volta a questo mondo?

Consiglio di approcciarsi alla Naturopatia nel momento in cui lo si desideri veramente; è sicuramente più costruttivo intraprendere un percorso quando lo si sceglie consapevolmente.

Consiglio di scegliere con cura il professionista a cui affidarsi, deve dare fiducia e far provare empatia.

Inoltre è fondamentale tenere in considerazione che i tempi di “guarigione” in Naturopatia sono tempi naturali, bisogna quindi avere pazienza e perseveranza.

É anche importante sapere che nell’ambito Naturopatico il cliente ha un ruolo attivo nel sostegno del proprio Benessere: infatti compito del Naturopata è aiutare il cliente a mantenersi il più a lungo possibile in buona salute, educandolo ad uno stile di vita adeguato alle sue esigenze e caratteristiche.

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