Indossare l’arte: OVS e i mosaici d’Italia

I primi ad introdurre l’arte all’interno dei propri cartamodelli furono Fendi e il colosso del fast fashion H&M ispirato dalle atmosfere enigmatiche di Gustave Moreau e del Musée Des Arts Décoratifs di Parigi. Ed ecco che ora arriva la risposta dall’Italia con il brand  OVS e la sua collezione Arts Of Italy

In vendita da fine Aprile e destinata al mercato internazionale, si tratta di una collezione limited edition, con capi che riprendono nei dettagli della stampa o nel tessuto il lavoro di intagliatori ed architetti che progettarono i mosaici di edifici che oggi non sono tra i più noti sul nostro territorio, come per esempio la Villa Romana di Russi, il Mausoleo di Galla Placidia e la Volta Stellata di Ravenna, la Cattedrale di Salerno,  il  rosone della Chiesa di San Pietro di Tuscania in provincia di Viterbo e molti altri.

Come testimonial sono stati scelti volti noti della spettacolo e della cultura italiana come Chiara Gamberale, Alessandro Preziosi, Eleonora Giovanardi, Giovanni Allevi, Silvio Muccino, Marta Ferri, Margareth Madé ed il critico d’arte Achille Bonito Oliva, uniti per confermare ancora una volta quanto l’arte italiana, ed in questo caso quella dei grandi mosaicisti artigiani, sia parte integrante non solo delle nostre radici culturali, ma anche della nostra quotidianità e del nostro guardaroba.

Inoltre, come assicurato da Stefano Beraldo, amministratore delegato del noto marchio «Tutto il ricavato generato dalla vendita sarà devoluto al finanziamento del restauro di alcuni capolavori dell’arte italiana oggi rimasti fuori dal circuito turistico».

Anche il ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini si esprime al riguardo augurandosi che altre aziende seguano l’esempio di OVS. Da un anno il nostro Paese è particolarmente incentivato, con il 65 per cento del credito fiscale, nell’impresa per il recupero di opere. In concomitanza con l’arrivo della bella stagione, questi nuovi motivi ci spingono ad abbandonare il nero ed il grigiore, a chiederci cosa stiamo indossando e informarci su opere d’arte e tasselli (oltre che di mosaico) di storia che magari non sempre appaiono sui libri d’arte del liceo.


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