APP DI DATING: SOLO UN FENOMENO SOCIALE?

Di Andrea Ancarani

Nel mondo 2.0 non ci dovremmo sorprendere se anche le relazioni interpersonali hanno subito un forte cambiamento. A partire dai social network infatti tutta la sfera delle amicizie e dei comportamenti in pubblico sono stati investiti dal rapporto con i nuovi mezzi tecnologici che permettono una più ampia dinamicità nelle relazioni e una maggiore vastità delle stesse. Ma non è tutto, infatti l’ultima novità, che sta spopolando sempre di più, sono le app di dating ovvero, per chi ancora non lo sapesse, piattaforme su cui è impossibile incontrare gente nuova, avviare chat e cercare relazioni. Questo fenomeno, esploso circa 4 anni fa negli Stati Uniti è diventato un vero e proprio settore economico che, solo negli States, muove circa 2,2 miliardi di dollari di fatturato con una crescita attesa di 100 milioni di dollari l’anno fino al 2019 (Il Sole 24 ore, 16-02-2016). Nel solo nostro Paese si sono contati nel solo 2014 circa 8,7 milioni di utenti per circa 218 milioni di incontri con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente (Wired, 27-11-2015).
La spiegazione dietro al mistero di una crescita così rapida di queste piattaforme risiede nella propria facilità di uso che permette a qualsiasi utente di iscriversi con pochi e semplici passi e di iniziare a “chattare” quasi subito. Inoltre l’offerta di queste app è davvero enorme e molto segmentata infatti, si spazia dalle più comuni app di dating come Tinder (circa 50 milioni di utenti attivi e un miliardo di “sweep” al giorno), Badoo, Lovoo (circa 26 milioni di utenti), fino alle app come Grindr (conta più di 4 milioni di utenti in tutto il mondo) per incontri tra soli uomini, fino a FarmersOnly per contadini e allevatori o Veggiedate, per incontri tra soli vegani.
Il fenomeno delle app di dating, secondo la rivista Wired, ha prodotto inoltre un effetto positivo sull’economia del nostro Paese del circa lo 0,7% nel 2014, dal momento che questo ha aumentato l’affluenza nei cinema, happy hour, cene romantiche con una spesa complessiva per l’intrattenimento di circa 3,7 miliardi nello stesso anno (ibidem) .
Sebbene il settore delle app di dating interessi già un bacino di circa 91 milioni di utenti a livello globale e colossi del digitale come InterActiveCorp, IAC, azienda dal 3,8 miliardi di dollari e circa 20,000 dipendenti, che gestisce app come Tinder e Meetic, nulla fa pensare che l’espansione di questo settore si arresti a breve. Infatti, la crescita esponenziale delle iscrizioni in questi ultimi anni fa pensare il contrario e richiede agli esperti sempre maggiori e più approfondite valutazioni su non solo gli aspetti sociali ma anche sui cambiamenti dell’economia apportati da questo nuovo modi di relazionarsi con l’altro.

Credits: copertina

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