Pane colorato, ancora

Chi mi conosce mi ha spesso sentita dire: “Vedrai che dopo il pane nero, arriverà quello viola e quello verde”. Ormai è acclarato che il pane colorato di nero (blog.cmsantagostino.it/pane-al-carbone-nessun-beneficio-per-la-salute), a parte il non poter essere chiamato “pane”, non ha alcuna proprietà nutrizionale benefica nei confronti della funzionalità gastro-intestinale, poiché la quantità di carbone utilizzata è irrisoria, utile solamente a conferire colore al prodotto da forno. E dopo il pane nero…. Mi sono sentita una sorta di veggente per aver davvero visto in rete la foto di una forma di pane dal color lilla.

Da sempre i sensi dell’uomo sono attirati da profumi, colori, suoni e indubbiamente le scelte che compiamo quotidianamente sono guidate dalla combinazione di sensazioni che proviamo grazie alla funzionalità sensoriale. Così, i Signori del marketing, fregiandosi d’aver dalla loro pareri autorevoli, citando studi scientifici a casaccio, elogiano e spingono verso l’acquisto e il consumo di nuovi – ma nemmeno tanto – prodotti simil miracolosi.

Passiamo dal famigerato sale dell’Himalaya (prodotto a ben 300 km dalla famosa catena montuosa), alle bacche di Goji (banale frutta rossa essiccata), dal pane nero a quello viola. Certo che i frutti rossi-viola contengono rilevanti quantità di antocianine, noti antiossidanti, rispetto a quelli di altri colori, ma una volta estratta la molecola dall’alimento, essa con tutta probabilità perde tutto il “potere” per cui è nota. Zhou Weibiao, docente alla National University of Singapore, ha tentato di rinnovare la ricetta del pane, addizionandolo di antocianina estratta da riso nero, sostenendo che in questo modo la digestione del pane venga rallentata.

Non essendo ricercatrice, mi affido ai risultati di pubblicazioni scientifiche per dare solide basi al mio lavoro: attendo la notizia autorevole, che arrivi ad esempio dall’Istituto Superiore di Sanità, per dare conferma a quanto ipotizzato, cioè che il pane viola sia identico a quello bianco dal punto di vista nutrizionale e che cambi solo il colore.

 

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