Limitare d’un velo d’acqua

Su me non cada pioggia di dolori
né di lamenti che i miei illustri avi
fece contenti di cercar l’alloro.
Coi loro fili tesso questo volto
che mi dipinge in petto ogni altro affanno
e in questo canto vado sospirando
le colpe che s’intrecciano al telaio.
Solo di pianto è piena la mia mente
e di rimorso quella fonte muta
dove meschina questa voce ha morte.
Così cantando spargo fra le valli
i miei sospiri e lascio a questo vento
un pentimento che pregando pecca;
ed io mi perdo nella mia sorgente
e mi rammenta il mio destino il viso:
nacqui poeta e tornerò Narciso.


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Crediti

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