La coppa della giustizia: chi troppo vuole… nulla beve!

Di oggetti strani in giro per il mondo se ne possono trovare davvero molti. In una piccola isola greca, più di 2500 anni fa ne è nato uno particolarmente interessante che pare essere stato inventato da Pitagora in persona (quello del quadrato costruito sull’ipotenusa, per intenderci).

Mai sentito parlare della Coppa della giustizia, o Calice di Pitagora? No? Si tratta di un oggetto davvero affascinante: a prima vista sembra un normalissimo bicchiere, ma basterà provare a riempirlo per accorgersi della particolarità che nasconde…

Ci troviamo nel nord del mar Egeo, sull’isola di Samo, nella seconda metà del VI secolo a.C. sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo acquedotto dell’isola. Pitagora, che in quel momento ha appena superato la quarantina, è nato e vive sull’isola e ne sta seguendo i lavori. Secondo la leggenda, ogni operaio impegnato nella costruzione avrebbe diritto a una razione di vino al giorno, ma più di uno finisce per eccedere e i lavori proseguono comprensibilmente a rilento. Per ovviare a questo inconveniente si mette al lavoro proprio il celebre matematico greco e il risultato è la geniale coppa tramandata fino a noi col nome del suo inventore.

Al suo interno è segnata una tacca, in corrispondenza della quantità di vino concessa a ciascun operaio. Finché ci si tiene sotto quel livello la coppa si comporta come un normale bicchiere, ma non appena si eccede tutto il contenuto viene rovesciato a terra tramite un piccolo foro presente nella parte inferiore della coppa. Fino all’ultima goccia. Da cui il nome di Coppa della giustizia: chi avesse saputo essere parco e limitarsi alla dose consentita avrebbe potuto godersela, al contrario chi avesse peccato di ingordigia sarebbe finito col restare a bocca asciutta.

Fino a che punto le cose siano davvero andate così non lo sapremo mai, ma le fonti storiche raccontano che l’approvvigionamento di acqua all’isola è stato effettivamente portato a termine proprio negli anni in cui Pitagora vi abitava.

Ma come funziona la coppa?
Si tratta di un piccolo sistema idraulico nascosto all’interno, costituito da un semplice vaso a U rovesciato; all’aumentare del liquido all’interno della coppa il canale del vaso a U che comunica con l’interno si riempie mantenendo lo stesso livello per il noto principio dei vasi comunicanti. Finché ci si tiene al di sotto della linea, posta all’altezza della pancia della U dove i due canali entrano in comunicazione, la coppa funziona normalmente, ma appena il limite viene superato viene attivato un piccolo sifone, lo stesso principio alla base degli scarichi dei bagni. Il liquido è spinto dalla pressione idrostatica nel secondo canale ed esce dal buco sottostante, creando una depressione a monte che “risucchia” altro liquido dall’interno che viene a sua volta espulso.

E così via fino a esaurire completamente tutto il contenuto.

La Coppa di Pitagora oggi è reperibile in tutti i mercati e negozi per turisti dell’isola di Samo ed è possibile trovarne anche versioni più moderne: un atipico souvenir dal viaggio in Grecia o un originalissimo scherzo per qualche invitato a cena!


Fonti

Wikipedia

Crediti

Copertina

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