Il Gusto del cloro

La poesia silenziosa di Bastien Vivès

Un giovane ragazzo si iscrive controvoglia in piscina, la fatica dell’appuntamento settimanale comincia a venir meno dopo l’incontro con un’affascinante nuotatrice  che pronta ad offrirgli alcuni consigli, trasforma il mercoledì in un giorno da aspettare con impazienza, mentre un calmo verde-azzurro si impossessa delle pagine.

Da qualche anno sugli scaffali delle fumetterie italiane è possibile trovare le graphic novel di un giovane autore francese, Bastien Vivès, il cui tratto e le cui storie sono diventate un vero e proprio fenomeno internazionale a partire da questo albo, la cui semplicità poetica conquista facilmente il lettore, sebbene da leggere ci sia relativamente poco.

Il Gusto del Cloro o Le Goût du Chlore, viene pubblicato nel 2008 (2009 nella versione italiana) riscuotendo un notevole successo. Vince infatti importanti premi: Il Ballon Rouge a Saint Malo, Il premio internazionale della città di Ginevra e il premio “Rivelazione” al Festival di Angoùleme che  consacrano il suo disegnatore come uno dei più interessanti autori francesi della sua generazione, uno insomma da non perdere d’occhio.

La storia che Vivès propone è semplice, quotidiana, un segmento sciolto di vita che non ha un prima né un dopo; E’ il lento avvicinarsi di due ragazzi, di due corpi che galleggiano in un’affollata piscina pubblica, che cercano di stabilire un contatto, spiati in quel momento particolare tra la curiosità e il corteggiamento.

Dei protagonisti e della vita al di fuori dalla piscina il lettore sa poco o niente.

Si può dire che l’autore abbia voluto concentrare l’attenzione su ciò che è essenziale alla storia, eliminando cornici narrative e sentimentalismi per valorizzarne la trama lineare e pulita.

Tutto viene quindi subordinato ad una raffinata ricerca di semplicità: tempo, spazio e personaggi sono ridotti al minimo indispensabile.

La piscina  si trasforma in un’imponente scenografia fissa oltre cui lo sguardo dello spettatore non si spinge ed attorno alla quale i personaggi si incontrano, si rincorrono, si aspettano e sguazzano spensierati.

Il tema del nuoto fornisce a Vivès l’occasione di rappresentare momenti di  isolamento e riflessione, elidendo dialoghi forzati e lasciando spazio a lunghi e frequenti silenzi grafici che ben esprimono la concentrazione e l’indole del protagonista. Queste “tavole mute” sono accompagnate dalla costante presenza di un colore verde-azzurro che ne scandisce i sospiri e le bracciate con un ritmo ipnotico, rassicurante e limpido come l’acqua.

Approfondimento

Bastien Vivès, classe1984, nutre fin da giovanissimo una forte passione per il disegno che lo porta ad indirizzare in questa strada incerta ed affollata i suoi studi. I primi riconoscimenti arrivano nel 2006 attraverso la fama di Poungi, pinguino sfacciato le cui vignette comiche circolano su internet.

Il vero successo risale però all’anno successivo con la pubblicazione di Elle(s), prima di molte notevoli graphic novel. Negli anni l’autore infatti spazia, ed adatta il suo stile a vari generi, dal romantico, all’erotico, dal giallo, al fumetto d’azione, alternando lavori proprio ad importanti collaborazioni. Nel 2014 la Bao Publishing ha annunciato la pubblicazione italiana di tutti i lavori brevi di Vivès in una raccolta di sei volumi.

Molto interessante è inotre il suo blog “Comme Quoi”, che arricchisce periodicamente con schizzi e tavole inedite.


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