Food – La scienza dai semi al piatto

Di Camilla Zoppolato

A Milano è in corso un’interessante esposizione che ha come argomento il cibo; no, non stiamo parlando di Expo 2015, ma della mostra “Food – La scienza dai semi al piatto” presso il Museo di storia naturale, che con le sue installazioni si propone di raccontare l’aspetto scientifico di ciò che mangiamo, senza escludere approfondimenti storici e culturali. I curatori sono Dario Bressanini, docente di chimica all’Università dell’Insubria e divulgatore scientifico, nonché autore del popolare blog “la scienza in cucina” , e Beatrice Mautino, scienziata e comunicatrice scientifica. Nella prima parte della mostra il visitatore entra in contatto con le materie prime da cui hanno origine tutti gli alimenti: le colture.

Qual è la varietà di questo materiale biologico a nostra disposizione? L’umanità ha realizzato una sorprendente ricchezza di colture, tramite le selezione di piante spontanee.

Durante la visita è possibile avere un’impressione di quella che è la diversità del cibo: partendo dai semi, variabili per forma, colore, dimensione e caratteristiche nutrizionali, fino alle diversità di specie e varietà. Visitando la mostra è possibile entrare in contatto con la storia di alcune colture e alimenti. Da dove provengono le colture che sono la base del nostro cibo quotidiano? Per rispondere a questa domanda ci si potrebbe limitare a considerare da dove vengono importati i prodotti che consumiamo oggi; eppure la nostra alimentazione non deriva solamente dagli scambi commerciali odierni, ma anche da viaggi e migrazioni avvenute nel corso dei millenni. Alcuni cibi che riteniamo ordinari apparirebbero sconosciuti ai nostri conterranei del passato e sono giunti fino a noi da terre lontane, seguendo i percorsi più disparati. Sapreste dire di dove è originario il riso? E il melo?L’affascinate tema dell’origine delle colture crea una rete collegamenti nello spazio e nel tempo che coinvolgono l’intero globo.

La seconda parte della mostra è dedicata ai prodotti “trasformati” e quindi alla cucina, che viene definita “l’ambiente di casa a più alto contenuto scientifico e tecnologico”. In questa parte sono presenti notizie, curiosità e consigli di cucina per preparare al meglio fritture, maionese, caffè e altre ricette, ovviamente con tanto di spiegazione scientifica!

Infatti in cucina si eseguono reazioni chimiche e trasformazioni fisiche, come in un vero laboratorio; seguendo la procedura corretta, si può raggiungere il risultato ottimale: un alimento più salubre o più gustoso.

Per quanto riguarda le modalità di esposizione, dimenticatevi le teche impolverate e i lunghi testi di spiegazione che si trovano nelle sale permanenti dello stesso museo: i contenuti di questa mostra sono presentati in modo interattivo e coinvolgendo i sensi del visitatore, incluso l’olfatto.

L’aspetto visivo è di grande impatto: i colori sono vivaci e gli elementi sono esposti in modo scenografico; sono presenti video, manopole da girare e giochi come il “twister dei sapori”; le didascalie sono scorrevoli e includono simpatici aneddoti .Per il visitatore non c’è un percorso preciso da seguire, ma può passare a piacere da un’installazione all’altra, ricevendo da ciascuna un pacchetto di informazioni per soddisfare le proprie curiosità: cos’è il riso parboiled? Cos’è il sapore umami? Cos’è il glutine? Qual è il più grande seme conosciuto? Cos’è il malto? Chi era Nikolaj Vavilov? E Nazareno Strampelli?

La mostra è indirizzata a famiglie, studenti e a chiunque desideri approfondire queste tematiche.

È aperta dal lunedì dalle 9.30 alle 13.30 e dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30, fino al 28 giugno 2015. Per ulteriori informazioni potete consultare il sito http://www.mostrafood.it

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