Lente d’Ingradimento: Scenografie alla Chanel

di Cecilia Mora

Settimana della moda!
Appena sento questa frase mi immagino una Milano incasinata, modelle con delle gambe da strappa sguardi e assistenti sovraccariche di porta abiti, sacchetti e al contempo a telefonare, un po’ come Anne Hathaway in Il diavolo veste Prada. (Un pensiero poco stereotipo)

Alle sfilate la gente è pronta a scattare foto dell’evento per poi postarli su Instagram, Twitter, Facebook e chi più ne ha più ne metta. Da una parte per sentirsi importanti, dall’altra giusto per il gusto di condividere un momento della nostra vita con amici. (Presumo che quasi tutti facciamo cosi)

Ai giorni d’oggi i vestiti che vengono presentati non sono l’unica attrazione di una sfilata, lo è anche la scenografia. La scenografia riflette la visione di un designer dandogli la possibilità di mostrare al mondo la propria visione prima che venga reinterpretata da riviste, blogger, ecc.
Spesso, come nel caso di Chanel, le scenografie sono mistiche e surreali, trasportandoci per un momento in un mondo a parte. Difatti, oggi vi presenterò un paio delle mie scenografie preferite di Chanel che si svolgono sempre nel Grand Palais a Parigi.

Nonostante il fatto che a primo impatto la scenografia catturi tutta l’attenzione dello spettatore, appena le modelle, ricoperte in Chanel dalla testa in giù, escono sulla passerella creando una bellissima armonia tra vestiti e l’allestimento scenico.

HAUTE COUTUR S/S15

Ci sono voluti sei mesi per costruire i 300 fiori per la decorazione del set di Chanel.

Ognuno di loro possiede un proprio motore e quando all’inizio della sfilata Baptiste Giabiconi ha fatto finta di annaffiare i fiori con un annaffiatoio marcato-CC, i fiori hanno incominciano a sbocciare contemporaneamente, dando la sensazione di trovarsi nella primavera del 2515, in un mondo nel quale l’unica vita rimasta è questo piccolo paradiso sintetico.

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READY-TO-WEAR SPRING 2011

Questa scenografia è ispirata al film Last Year At Marienbad, degli anni ’60, e rispecchia una delle scene più famose. Un’orchestra di 80 musicisti, accompagna le modelle con delle melodie romantiche nel mentre che camminano a fianco a questo giardino ornamentale con tonalità monocromatiche.

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HAUTE COUTUR S/S 06

Questa la chiamerei una vera e propria “Scala Couture Di Chanel Verso Il Paradiso”.

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READY-TO-WEAR FALL 2014

Nessuna donna è mai stata così felice di andare in un supermercato, o meglio, un supermercato allestito alla Chanel. Più di centomila prodotti, dai Pringles ai sali da bagno, si trovano negli scaffali, ovviamente pubblicizzato a 20 o 50 per cento in più. (Niente offerte speciali in questi corridoi.)

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READY-TO-WEAR SPRING 2015

Questa volta il Grand Plaise si trasforma in “Boulevard Chanel” con stampe a dimensione reale di edifici. Nella via parigina sfilano le modelle, ma il vero colpo di scena della sfilata è il finale. La passerella viene invasa dalle modelle, capitanate da Karl e con megafoni inscenano una protesta femminista.

Gli slogan ironici come “Tweed is better than Tweet” e “Ladies first” sostengono la campagna He for She contro la disparità di genere presentata da Emma Watson all’ONU.

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FONTI

Chanel

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